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Pescara, Vittoria col Brivido

Pescara: Vittoria col Brivido e Analisi del Match

Pescara: Vittoria col Brivido. All’inizio sembrava tutto facile. E invece non è stato così. Sì, perché questo Pescara soffre di amnesie. E si concede troppe pause.

Come il Pescara ha Affrontato le Sfide nella Partita

Nell’anticipo serale dell’Adriatico contro l’Arezzo arriva un successo sofferto per 3-2. Che permette ai biancazzurri di salire in classifica a quota sette. Il Pescara regala due fiammate in avvio. Un uno-due micidiale, che porta la firma di Tunjov all’11’. E un minuto più tardi di Merola.

Durante la partita

La Sosta della Squadra

Poi la squadra di Zeman si siede. E come spesso accade, permette agli avversari di rientrare in partita. Così l’Arezzo accorcia grazie ad un autogol di Mesik. Il difensore interviene nell’estremo tentativo di salvare un gol già fatto davanti la porta, proprio allo scadere del primo tempo.

Zeman

Le Chiavi del Successo del Pescara contro l’Arezzo

Dal primo minuto della ripresa Zeman getta nella mischia Cangiano e Franchini. Una doppia mossa che servirà soprattutto a preservare Accornero e Dagasso, in vista dell’impegno infrasettimanale con il Sestri Levante. Il pari ospite arriva al 56’ grazie a Gucci, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il Pescara si scuote e al 71’ Cangiano di testa riporta avanti i biancazzurri.

Il Rischio di una Rimonta

Ma la squadra di Zeman rischia un’altra rimonta nel finale, con l’Arezzo che va vicino al pari. «Come atteggiamento la peggiore partita del Pescara», sentenzia Zeman. Al boemo non è proprio piaciuta la prestazione dei suoi: «Volevo una squadra più aggressiva e che difende meglio. I centrocampisti non aiutano. Siamo passivi, voglio una squadra che attacca gli avversari».

Conclusione

Dunque un film già visto. Con i biancazzurri incapaci di dare ritmo alla manovra per tutto l’arco dei novanta minuti. E con una tenuta difensiva da rivedere. Ma questa volta è andata bene.

di Daniele Rossi