Firme celebri e personalità: analisi grafologica in vista delle firme di personaggi famosi
Firmi in calce, prego. Un’espressione del gergo comune che tutti conosciamo quando firmiamo alla fine di un documento, ma quale la sua origine?
Due le possibili etimologie:
- in greco antico calix indicava un materiale di colore bianco utilizzato per marcare il termine di un percorso durante una gara;
- in latino calx/calcis, tallone o calcagno, quindi la parte bassa, finale di qualcosa.
E dopo questa piccola curiosità continuiamo il nostro tour nei misteri della firma, piccola ma penetrante psicobiografia di noi, con una breve analisi del rapporto fra nome e cognome e nostra firma e testo.
Il nome indica la nostra soggettività e rappresenta il rapporto con noi stessi. Il cognome si lega alla famiglia di origine e al rapporto con la parentela, simboleggiando anche la nostra vita professionale e sociale.
Coloro che non inseriscono alcuna pausa fra questi elementi hanno difficoltà a separare la sfera privata da quella pubblica, fondendo spesso emozione e ragione, così come la seguente firma di un personaggio televisivo, recentemente scomparso, a tutti noto.
Uno stacco, invece, fra nome e cognome è invece rivelatore di una capacità di chiara distinzione fra le due dimensioni del privato e pubblico.
L’agile tratto grafico di Pippo Baudo e la sua firma
La norma prevede, in genere, quando si firma vergare prima il nome e poi il cognome.
Sopra un campione grafico di Helen Beatrix Potter (1866-1943), autrice e naturalista britannica, ricordata soprattutto per i suoi libri illustrati per bambini. Una firma chiara, nitida e semplice, allineata a destra in armonia con il testo che parla di una persona leale, responsabile, sincera e degna di fiducia, dotata di originale capacità espressiva.
E per chi predilige prima il cognome e poi il nome?
Firma di Wolfang Amadeus Mozart
Il cognome davanti al nome indica come per Mozart fosse importante la paternità, o per meglio dire era importante la sua provenienza ed estrazione (il padre era anch’esso musicista) con un ruolo ben definito alla corte della nobiltà, senza il suo cognome, cioè il suo legame famigliare, neanche la persona Wolfgang Amadeus sarebbe esistita, questo è quello che pensa il genio musicale e che teme più di ogni altra cosa. (Marilena Maraschini)
Quando la firma, in modo ripetuto e costante, viene posta vicino al testo indica impulsività, mancanza di obiettività, emotività e difficoltà a distaccarsi dalle situazioni. Quando invece lontano è di scriventi che, per la paura di compromettersi, tendono a rimanere a distanza da situazioni di disagio, ma allo stesso tempo sono animati anche da un latente desiderio di autoaffermazione come se con l’effetto alone del bianco intorno alla firma si volesse dare risalto a se stessi.
Paraffi, sottolineature, sopralineature e tanti altri piccoli e grandi gesti grafici saranno trattati nei prossimi contributi in quell’infinito simbolismo di significati che la nostra firma rivela.
*gli esempi di firme riprodotte sono state reperite in rete.
- Le cancellature di firme con segni di diversa natura in alcuni casi possono essere spia di un antico timore del giudizio genitoriale con un desiderio smisurato per la perfezione ed una tendenza a basare la propria vita su criteri molto severi.
- Un’analisi approfondita della nostra firma richiede studi di varie comparative e di diversi saggi grafici dell’autore, ma spero che questo piccolo contributo abbia suscitato quella bella curiositas che è sempre motore del nostro vivere.
Monica Ferri (grafologa)
https://www.facebook.com/monichar52