Dumas e il Fucino: Alla scoperta di un capolavoro dimenticato
“Vedete bene che valeva la pena deviare di poche miglia il cammino per ammirare un’opera che l’antichità, se avesse saputo compierla, avrebbe chiamato l’ottava meraviglia del mondo”.
Con queste parole Alexandre Dumas, scrittore e drammaturgo francese, maestro del romanzo storico, commenta ciò che ha visto durante il suo viaggio nel Fucino e che viene riportato all’interno del primo volume della collana “Comete – Scie d’Abruzzo” (Ianieri Edizioni), ampio e articolato progetto il cui Direttore è lo scrittore abruzzese Peppe Millanta.
Presentazione del “Viaggio nel Fucino” di Alexandre Dumas
“Viaggio nel Fucino” di Alexandre Dumas verrà presentato giovedì 21 Dicembre alle 16.30 presso il Castello Piccolomini di Celano (Aq): dialogheranno in merito al progetto, la Dott.ssa Marina Nuovo, Funzionario Archeologo Direzione Regionale Musei Abruzzo e la giornalista pescarese Alessandra Renzetti, ufficio stampa di “Comete”.
Non mancheranno letture di passi scelti da parte di Stefania Evandro e Alberto Santucci della Compagnia Teatrale di “Lanciavicchio” di Avezzano (Aq).
Dumas in Abruzzo: Una visita storica al Fucino e alla sua imponente opera
Nel 1863 Dumas visitò l’Abruzzo durante un viaggio che lo portava da Napoli a Roma, dopo essere arrivato in Italia al seguito di Garibaldi e della sua spedizione dei Mille, e nel visitare il Fucino si trovò nel pieno della imponente opera di prosciugamento del terzo lago più grande d’Italia, avviata nel 1862 per volontà del principe Alessandro di Torlonia e definitivamente completata nel 1877.
Il Fucino era stato già oggetto delle attenzioni dell’imperatore Claudio, che ne aveva abbassato il livello delle acque e di Traiano e Adriano. Nessuno, neanche Federico II nel 1239, era riuscito nell’impresa.
Prefazione di Dacia Maraini: Il poliedrico Alexandre Dumas
La prefazione è della scrittrice Dacia Maraini:
“è risaputo che Dumas – spiega con la sua penna sapiente – non sostava per lungo tempo né in un luogo, nè in una professione, inventandosi prima copista, poi soldato, poi politico e poi scrittore”, premessa che dà già di per sé manforte alla finalità stessa della collana che spinge verso un gran desiderio di saperne di più.
Michela D’Isidoro, invece ha curato l’introduzione di questa prima uscita.Il progetto si avvale del lavoro certosino di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche.
Lavoro e collaborazione nell’elaborazione della collana
La collana è dedicata alla letteratura di viaggio (serie blu) e propone una serie di racconti di grandi personaggi che hanno attraversato l’Abruzzo, il nome stesso indica la sua ‘mission’: lasciare dietro di sé una scia, e invitare così i lettori a mettersi a loro volta in cammino per ripercorrere gli stessi itinerari, oggi, con gli occhi meravigliati del passato.
La missione della collana “Comete – Scie d’Abruzzo”
Per questo motivo ogni volume (sono dodici) è arricchito da itinerari tematici per scoprire le bellezze inaspettate della regione Abruzzo che hanno destato l’interesse dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, partner ufficiale del progetto insieme a I Parchi Letterari e Borghi Autentici.
La fusione tra letteratura di viaggio e guida: Obiettivo della collana
Al centro di questo percorso c’è l’eco di chilometri di storia assorbiti in territorio abruzzese dallo stesso Millanta che come spiega:
“l’idea per questa collana sicuramente deve molto alla mia esperienza con il TgR, e in particolare con la rubrica QuotaMille. Mi si aprivano infatti davanti di volta in volta scenari inaspettati, storie incredibili, e spesso le fonti erano proprio queste cronache di viaggio, che restituivano un sapore da romanzo d’avventura. La peculiarità della collana è che è a metà tra letteratura di viaggio e guida, perché oltre al resoconto, presentato di volta in volta da personaggi di spicco, c’è una parte dedicata agli itinerari, per rivivere oggi l’esperienza di ieri”.
Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it