Nuovo Stemma Regione Abruzzo
Chieti, 31 gennaio 2024 – La Regione Abruzzo si veste di un nuovo splendore artistico con la firma del maestro Mimmo Paladino. Il poliedrico artista, noto come esponente principale della Transavanguardia italiana, ha un ruolo centrale nel processo di restyling del nuovo Stemma della Regione Abruzzo, approvato con la Legge Regionale (L.R.) n. 13 del 29 luglio 2022 e modificato successivamente dalla L.R. n. 59 del 27 dicembre 2023.
Un Simbolo Iconico: Il Guerriero di Capestrano
Il nuovo gonfalone, ideato dal maestro Paladino, introduce un iconico senza precedente: l’effigie della scultura del Guerriero di Capestrano. Questo simbolo rappresenta un significativo riferimento al tradizionale scudo sannitico a tre fasce di colori.
La Composizione Grafica dello Stemma
L’articolo 2 della Legge dettaglia la nuova grafica dello stemma abruzzese. Lo “Scudo sannitico interzato in sbarra d’argento, di verde e d’azzurro” ora accoglie il Guerriero di Capestrano stilizzato. I tre colori che contraddistinguo il nostro paesaggio: le cime innevate del Gran Sasso, della Maiella, del Sirente, del Velino e dei contrafforti appenninici, i boschi, le colline ed il Mar Adriatico. La denominazione “REGIONE ABRUZZO” in lettere maiuscole d’oro sovrasta lo stemma, sotto lo scudo compare il motto “GENTIVM VEL FORTISSIMARVM ITALIAE” in maiuscolo.
Il Pensiero del Presidente del Consiglio Regionale
Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale, spiega il processo di creazione del nuovo logo. Sottolinea l’importanza di incorporare un simbolo identitario che tutti gli abruzzesi possano riconoscere, sottolineando la connessione tra il passato e il futuro. Il Guerriero di Capestrano, ritrovamento archeologico del VI secolo, diventa così un elemento distintivo che l’ rafforza l’identità abruzzese.
Il Commento Artistico di Mimmo Paladino
Il maestro Mimmo Paladino esprime la sua visione artistica del Guerriero di Capestrano. «È un’opera ispirante. È qualcosa che ci arriva dal passato e ci arriva anche con un’attualità rispetto all’arte contemporanea. Ha una sensibilità architettonica della forma che è la sintesi della figura umana. Ho pensato di essere nel territorio della grafica comunicativa ma non trascurando questa magia del segno che il Guerriero rappresenta. Secondo la mia sensibilità rispetto al segno del passato è un’opera che può competere col David di Michelangelo come archetipo».
La Missione del Guerriero di Capestrano
Nel corso della conferenza stampa, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, sottolinea il ruolo unificante del Guerriero di Capestrano. Egli lo considera un simbolo che supera le divisioni del passato, unificando gli abruzzesi in un unico popolo. Vedendo il Guerriero sullo stemma regionale, Marsilio sottolinea la sua missione di rappresentare, di custodire e proteggere il popolo abruzzese, restituendogli la sua funzione atavica.