Scoperta dell’Antico Porto del Cerrano: Una Ricostruzione Storica
Scoperta dell’Antico Porto del Cerrano attraverso le subacquee e le prospezioni archeologiche. Un viaggio nella storia marittima dell’area.
Dichiarazione di Interesse Culturale per l’Antico Porto del Cerrano
Con nota della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di L’Aquila e Teramo, il Ministero della Cultura ha trasmesso copia del Decreto di Dichiarazione di interesse culturale relativo all’Antico Porto del Cerrano per l’importanza storico-archeologica dell’area.
Scoperta dell’Antico Porto del Cerrano: Storia e Declino del Porto del Cerrano
Come si legge nella documentazione, l’esistenza di un porto presso la foce del Cerrano è nota con certezza a partire dal Medioevo, grazie a un documento del 1225 in cui papa Alessandro IV conferma le concessioni fatte alla città di Atri dal suo predecessore Innocenzo IV.
Nel 1287 è menzionata inoltre, l’esistenza di una vecchia torre di avvistamento che necessitava di opere di restauro. L’ultima notizia relativa al porto è del 1651, quando esso risultava ormai interrato e per questo motivo abbandonato definitivamente in favore di uno nuovo alla foce del torrente Calvano a circa 3.5 km a nord della torre.
Scoperte Subacquee e Ricerca Archeologica
Tra il 1982 e il 2009, la Soprintendenza Archeologica d’Abruzzo, in collaborazione con l’Università di Chieti e poi con l’Università “La Sapienza” di Roma, ha condotto indagini subacquee che hanno evidenziato strutture in pietra e laterizi nel mare di fronte alla Torre di Cerrano, riconducibili a un antico approdo.
Rivelazioni sulle Strutture Portuali
Le prospezioni hanno individuato una struttura a “L” rovesciata con lato lungo parallelo alla costa, formata da grossi blocchi che delineano un bacino portuale di 480×350 m con ingresso a NE. Vicino alla riva, gli archeologi hanno identificato un allineamento di blocchi parallelepipedi, interpretato come fronte interno del molo meridionale grazie alla presenza di pietre di ormeggio. Inoltre, hanno evidenziato lastre in arenaria poco emergenti dal fondale, probabilmente appartenenti al livello pavimentale della banchina.
Implicazioni e Ringraziamenti
Come specificato nella relazione, già nel 1989, nell’ambito dello studio di fattibilità del recupero delle strutture portuali, la Soprintendenza Archeologica aveva eseguito prospezioni di remote sensing utilizzando il Sub-Bottom Profiler e il Side Scan Sonar per verificare la presenza di ulteriori evidenze archeologiche. Queste indagini avevano individuato nel complesso 120 anomalie riconducibili ai resti portuali.
“Ringraziamo la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di L’Aquila e Teramo – dichiara il Presidente dell’AMP Fabiano Aretusi – per l’importante lavoro di ricostruzione storica in merito all’Antico Porto del Cerrano e per l’attività di tutela che svolge sul territorio. La straordinaria rilevanza ambientale, unita a quella storico-archeologica dell’area marina protetta, ci ricordano quanto siano importanti le attività di protezione e valorizzazione di questo splendido tratto di costa”.