L’ Importanza della salute uditiva
Il 3 marzo di ogni anno, il mondo si unisce per celebrare la Giornata Mondiale dell’Udito, un’occasione cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salute uditiva. Quest’anno, l’Italia ha risposto all’appello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con un evento di grande rilievo tenutosi a Montecitorio, promosso dalla onlus abruzzese Udito Italia.
Il Ruolo di Udito Italia e la IX Giornata dell’Udito a Montecitorio
Udito Italia ha assunto un ruolo centrale nell’organizzazione di questa iniziativa, culminata nella celebrazione della IX Giornata dell’Udito presso la prestigiosa sede di Palazzo Montecitorio il 1 marzo scorso. Valentina Faricelli, presidente di Udito Italia, ha sottolineato l’importanza di un cambio di mentalità riguardo alle cure uditive, affrontando lo stigma che ancora circonda questo tema e ostacola prevenzione, diagnosi precoce e trattamento.
La Necessità di una Maggiore Sensibilizzazione e Prevenzione
Mauro Menzietti, fondatore di Udito Italia, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che l’ipoacusia, nonostante sia una disabilità invisibile, ha conseguenze significative sulla salute e sulla società. Con il 90% dei casi di ipoacusia potenzialmente evitabili grazie a stili di vita migliori e a una maggiore informazione, diventa fondamentale invertire la situazione attuale.
Francesco Moser: Testimonial per la Salute Uditiva
Un ospite d’eccezione dell’evento è stato Francesco Moser, campione mondiale di ciclismo, che ha sottolineato l’importanza di mantenere un udito attivo e funzionale per una vita sana ed efficiente, come si fa per un’attività sportiva regolare.
Moser e l’Abruzzo
Moser, il ciclista italiano più vincente di sempre, ha ricordato il suo legame speciale con l’Abruzzo, dove nel 1975 infatti proprio a Pescara vinse il suo primo campionato italiano, il Trofeo Matteotti che segnò l’inizio di una carriera prestigiosa. Con 273 vittorie da professionista dal 1973 al 1988, è stato soprannominato Lo Sceriffo per la capacità di gestire il gruppo durante la corsa.
Attualmente è terzo assoluto a livello mondiale. Famosa fu la sua rivalità con Giuseppe Saronni, simile a quella di quasi trent’anni prima tra Bartali e Coppi.