Dress Code: Guida completa alle origini e regole per ogni situazione. Dall’ufficio al tempo libero, segui le linee guida di Maria Zuccarini.
Dress Code: Guida completa alle regole per ogni occasione
Quante volte ci è capitato di soffermarci dubbiose davanti all’armadio aperto, senza sapere quale abito scegliere? Sappiamo che esiste il “dress code” perché è un termine che sentiamo spesso, ma ne conosciamo davvero l’origine e le regole?
Svelando le Radici Storiche del Dress Code: Norme e Significati nell’Abbigliamento
Intanto preciso subito che il dress code non è qualcosa di moderno: in qualsiasi contesto culturale o sociale in cui l’uomo si sia mosso, nella sua storia sono esistite regole scritte e non scritte che in qualche modo dovevano e devono essere rispettate.
Regole sul comportamento, sul modo di porsi, persino sulla mimica o sul linguaggio da utilizzare. Regole che dipendono dalle circostanze e regole che variano fra diverse nazioni, tradizioni, persino in base ai momenti della giornata in cui ci si muove.
In realtà, ogni nostra scelta “visibile” è di fatto un codice, un modo di comunicare qualcosa con un suo significato. Non si sottrae a questa regola l’abbigliamento: tutto questo è dress code, quell’insieme di norme più o meno condivise in un ben determinato ambito – culturale, sociale, lavorativo o pubblico – che codificano i “messaggi” che una persona intende trasmettere attraverso gli abiti che indossa.
Lungo la storia, un certo modo di vestirsi voleva significare l’appartenenza ad un gruppo, ostentare uno status sociale o affermare una propria carica dignitaria. E quando entriamo in alcuni luoghi particolari determinate regole di comportamento ci sono imposte relativamente all’abbigliamento da utilizzare.
In alcuni casi si parla addirittura di undress code: ad esempio quando in piscina è vietato l’ingresso con le scarpe o nella sauna è impossibile accedere con i propri vestiti. Insomma, siamo inconsapevolmente circondati da dress code di ogni tipo.
Seguire il dress code è importante ad ogni età, per non incappare in cadute di stile. Ricorda sempre le parole di Coco Chanel in proposito: “bisogna sempre essere eleganti, ogni giorno il destino potrebbe aspettarvi all’angolo”.
Quali sono dunque le regole per ogni occasione?
Dress Code: Guida completa per l’ufficio
BUSINESS CLOTHING (UFFICIO)
1 – Trucco e capelli: meglio una seduta in più dal parrucchiere per una sistemata piuttosto che aggirarsi per l’ufficio con la ricrescita bianca in vista o un colore sbiadito e improbabile. Quanto al make up, uscire di casa senza avere operato qualche intervento migliorativo sul viso è come per un uomo andare al lavoro senza essersi fatti la barba: l’effetto sciatto è assicurato. Il trucco sarà ovviamente il più possibile naturale e luminoso, senza concessioni a colori shocking
2 – No al sexy: l’ufficio non è certo il luogo dove scatenare il proprio sex appeal: al bando reggiseni push up, scollature vertiginose, paillettes, gioielli vistosi, sandali e tacco 12. Che comunque vanno dosati sempre!
3 – Sono vietati: il reggiseno bianco o nero sotto la camicia bianca, (dev’essere color carne!), i jeans a vita bassa, i tessuti iridescenti, abiti, camicie e pantaloni strizzati.
4 – I must del dress code da ufficio: una camicia bianca con sotto un reggiseno invisibile color nude, un blazer, un tailleur, una gonna nera al ginocchio, un paio di pantaloni neri a sigaretta, un cardigan in cachemire, una borsa capiente che possa ospitare preziosi documenti ed eventuali accessori per cambio look, un paio di scarpe comode con tacco medio o sneakers, se il contesto è informale
5 – I colori per non sbagliare: bianco, beige, nero, grigio, blu, rosso bordeaux. I collant in molti uffici sono obbligatori, anche d’estate: neri e coprenti o velati per le occasioni più formali, dovranno sempre essere più chiari delle scarpe o nude su nude e nero su nero. Concessione al colore nella camicia, negli accessori o in un (unico) gioiello.
Il consiglio in più: La mattina hai il panico del “cosa mi metto oggi”? Infilati un abito intero, ad esempio un tubino nero e puoi stare tranquilla. Se la sera hai un appuntamento al ristorante, tieni nella tua shopper bag una pochette, delle scarpe col tacco alto e un paio di orecchini da indossare prima di uscire.
Regole fondamentali del dress code professionale
Su queste regole base, una precisazione: che la sobrietà sia d’obbligo è scontato, lo abbiamo detto; ma che sia una sobrietà calibrata sulla personalità. Sobrietà non deve necessariamente significare austerità, grigiore, anonimato. Anzi, può e deve essere lo strumento per far risaltare la propria personalità con l’uso mirato del colore e dell’accessorio. Basta poco: ok al tailleur grigio, ma con l’aggiunta di una camicia fucsia, bluette, smeraldo. Oppure un solo bijou, ma che ci rappresenti totalmente, un bracciale, una collana, un paio di orecchini eccentrici o un orologio. Qualcosa che comunichi il nostro io, nella maniera più immediata possibile.
Dress Code: Guida dettagliata per il tempo libero
TEMPO LIBERO (CASUAL STYLE)
Il “casual” è per definizione un non-dress code, ovvero indica che non ci sono precise regole formali da seguire; pantaloni sportivi e c amiciao pull sono la base. Massima libertà’ quindi e va benissimo anche uno stile etnico anche se magari non troppo appariscente.
COCKTAIL, APERITIVO O HAPPY HOUR
Se l’appuntamento è un cocktail, un aperitivo o un tipico “happy hour” in ambiente elegante, tradizionalmente si prevede un vestito elegante appena sopra il ginocchio o longuette e, in alternativa, uno spezzato con gonna o pantaloni eleganti abbinato ad una camicia o un top. Non esistono vincoli particolari sui colori.
SERATA DI GALA
In ambienti legati all’alta società, la serata di gran gala richiede, dopo le 5 della sera abito da cocktail, mai sopra il ginocchio, abito lungo da sera. Da evitare assolutamente gioielli o accessori troppo vistosi.
Vediamo le varie occasioni nello specifico.
Abito scuro/cocktail dress: e’ richiesto per una occasione semi formale, una cena importante, una festa in famiglia con tanti ospiti: è adatto un abito elegante, non necessariamente scuro, oppure un classico tailleur.
Cravatta bianca/white tie: si trova raramente sugli inviti moderni ed è sicuramente il più formale degli inviti. Si tratta infatti di eventi importanti, ufficiali, cene in ambasciate, cene di Stato, incoronazioni di regnanti. Una delle occasioni mondane più note nella quale viene indicato questo dress code è la cerimonia di consegna dei Nobel. Indispensabile l’abito lungo da gran sera, guanti che saranno più lunghi tanto è più corta la manica, scarpe con tacco alto e naturalmente gioielli importanti e clutch gioiello.
Cravatta nera/black tie: identifica lo smoking, nel colore tradizionale nero o blu scuro con papillon nero di seta o di raso. Anche in questo caso abito lungo da sera o abito da coctkail (di lunghezza mai sopra il ginocchio).
Creative black tie/ovvero cravatta nera rivisitata: è indicato in occasione di eventi eleganti, ma semi formali. Questo dress cose permette un po’ di libertà; saranno adatti l’abito lungo o corto, anche colorato, il completo da sera spezzato, arricchito di pizzi o ricami, o in alternativa un tubino nero arricchito di accessori originali.
Consigli per interpretare il dress code casual con stile
Casual: ovvero stile informale, per cene o feste aziendali o un aperitivo a casa di amici. Non ci sono particolari regole da seguire, tuttavia è sempre indicato un abito sportivo e scarpe basse, o una classica camicia bianca con jeans, o ancora adottare uno stile etnico. Da evitare: gioielli importanti e tacchi a spillo.
Dressy casual o A5c (after five casual): indicazione di ultima generazione, per eventi che iniziano dopo le 5, è la via di mezzo fra l’abito da cocktail ed un abbigliamento ricercato ma informale: abito elegante, anche due pezzi, con un top o una blusa, o completo gonna o pantalone.
Business traditional: generalmente usato per incontri d’affari, richiede, prima delle 18, abito o completo elegante da giorno, dopo le 18 abito da cocktail, tailleur da sera di velluto o broccato in tinta elegante d’inverno o di seta lucida d’estate.
Pensi che le regole siano troppe o troppo complicate da seguire? In realtà è solo questione d’abitudine. E comunque ricordiamo sempre che, in barba a qualunque dress code, la nostra personalità e la nostra fantasia non devono mai venir meno. Perché l’unicità è il migliore dress code che esista!
Consulente d’immagine: Maria Zuccarini