Oggi è un giorno importante: nasce la prima Rete Nazionale delle Infiorate, promossa da UNPLI con il patrocinio di Anci.
Nasce la prima Rete Nazionale delle Infiorate
Obiettivo della Rete Nazionale delle Infiorate
L’obiettivo della Rete, presentata al ministero della Cultura, è di promuovere e valorizzare l’Infiorata, una ricorrenza in grado di legare le comunità locali alle proprie tradizioni, facendole avvicinare a questo rito antico attraverso la creatività e la passione di artisti e volontari che utilizzano le tecniche e i materiali più disparati dai petali, ai trucioli, fiori all’uncinetto, sale, sabbia o legumi.
Eventi e promozione delle Infiorate
Eventi sentiti e rievocati in molte regioni d’Italia, le infiorate sono legate, in alcuni casi, alla celebrazione del Corpus Domini, in altri al solstizio di primavera, ma negli ultimi anni – grazie anche all’impegno delle Pro Loco – da evento a carattere religioso, sono diventate dei veri e propri momenti di attrazione e promozione per tanti borghi italiani.
Struttura e coordinamento della Rete Nazionale
“La costituzione della Rete rende strutturale la volontà di riunire tutte le Pro Loco, che rendono omaggio a questa suggestiva ricorrenza e che le vede impegnate direttamente o in collaborazione con tutte le organizzazioni delle comunità locali, come le parrocchie”, ha spiegato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.
“La Rete nazionale delle Infiorate e delle Composizioni di Arti Effimere – ha detto ancora La Spina – si impegnerà a coordinare le attività legate alla loro realizzazione, compresa la pianificazione degli eventi, la promozione e la comunicazione, garantendo che le attività degli aderenti alla Rete rispettino gli standard qualitativi delle infiorate organizzate e facilitino lo scambio di conoscenze, esperienze e risorse tra le associazioni presenti al suo interno”.
Valorizzazione del patrimonio culturale immateriale
Il presidente ha poi ricordato che “uno degli appuntamenti che sicuramente ci impegneremo a portare avanti, con energie e risorse, è l’Infiorata delle Pro Loco d’Italia che dal 2018 riunisce di fronte alla Basilica di San Pietro un gruppo nutrito di volontari da tutta la Penisola, che porta avanti questo inestimabile patrimonio culturale immateriale, offrendo uno spettacolo di colori unico che adorna e profuma il sagrato durante il giorno dei santi patroni della Capitale. Una ricorrenza che affonda le sue radici proprio a Roma, dove la Pro Loco Roma Capitale organizza da 13 anni l’Infiorata Storica della Capitale”.
Partecipazione e adesione alla Rete Nazionale
Alla Rete possono aderire le infiorate di tutte le Pro Loco iscritte ad Unpli e alla Fondazione Pro Loco Italia Ets che si occupano dell’organizzazione e della realizzazione delle composizioni nel territorio di competenza e operanti nel rispetto dei principi contenuti della Convenzione Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale.
Conservazione e sviluppo del patrimonio culturale
“Da questa prima rete – ha detto il presidente del Centro studi per il Patrimonio culturale-Fondazione Pro Loco Italia Ets, Fernando Tomasello – ne nasceranno tante altre per fare in modo che in Italia siano conservati questi patrimonio culturali. Con le infiorate diventiamo presidio dei paesaggi. Con il rafforzamento dei valori che la comunità esprime c’è anche un ritorno economico. È questo il legame tra turismo e cultura. Questa iniziativa è unica e questa esperienza chiedo sia un orgoglio per tutti noi, ma soprattutto responsabilità di trasmettere questa passione e questo impegno per lo sviluppo di questo bellissimo luogo che è l’Italia”.
Le Pro Loco aderenti alla Rete nazionale delle Infiorate e delle Composizioni di Arti Effimere sono:
- Pro Loco di Carsoli (Aq), Pescasseroli (Aq), Magliano dei Marsi (Aq), Gissi (Ch), Pollutri (Ch), San Giovanni Teatino (Ch), San Salvo (Ch), Villamagna (Ch), Torricella Sicura (Te)
- Bernalda (Mt), Bella (Pz), Castelsaraceno (Pz), Marsico (Pz), Rotonda (Pz), Ruvo del Monte (Pz), Sant’Angelo le Fratte (Pz), Tramutola (Pz), Paola (Cs)
- Circello (Bn), Cusano Mutri (Bn), Paduli (Bn), Casamicciola Terme (Na), Ferentino (Fr), Itri (Lt), Arsoli (Rm), Genazzano (Rm), Genzano di Roma (Rm), Roma, Valmontone (Rm)
- Acquapendente (Vt), Gallese (Vt), San Marcello (An), Ortezzano (Fm), Servigliano (Fm), Cagli (Pu), Fermignano (Pu), Mercatello sul Metauro (Pu), Piobbico (Pu)
- Cercepiccola (Cb), Guglionesi (Cb), Riccia (Cb), Ruvo di Puglia (Ba), Candela (Fg), Serracapriola (Fg), Volturino (Fg), Patù (Le), Santa Maria di Leuca (Le)
- Tortolì (Og), Arzachena (Ss), Acquaviva Platani (Cl), Acireale (Ct), Sant’Alfio (Ct), Nicosia (En), Castroreale (Me), San Pier Niceto (Me), Baucina (Pa), Caltavuturo (Pa)
- Giardinello (Pa), Vicari (Pa), Noto (Sr), Calatafimi Segesta (Tp), Ceretto Guidi (Fi), Fucecchio (Fi), Scarperia e San Piero (Fi), Sorano (Gr), San Miniato (Pi)
- Piancastagnaio (Si), Riva del Garda (Tn), Tenna (Tn), Assisi (Pg), Cannara (Pg), Granze (Pd), Pontelongo (Pd) e Noale (Ve).
Nel corso dell’evento, moderato da Beppe Convertini, sono intervenuti insieme a La Spina e Tomasello, il presidente Ich Ngo Forum Robert Baron, il dirigente delle Relazioni internazionali del ministero della Cultura, Mariassunta Peci, il dirigente dell’Ufficio Unesco del Mic, Stefano Musco, il responsabile del dipartimento Cultura Anci, Vincenzo Santoro, il presidente dell’Istituto centrale per il Patrimonio immateriale, Leandro Ventura, e il presidente Isto Europa Gianluca Pastorelli. Presenti anche molti sindaci dei Comuni che hanno aderito alla Rete.