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L’Alloro: Simbolo di Sapienza e Gloria e… buono da bere

L’Alloro era una Pianta Sacra: nella Mitologia Greco-Romana

Nella mitologia greco-romana, l’alloro era una pianta sacra che simboleggiava la sapienza e la gloria. Una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei Giochi pitici o Delfici e rappresentava il massimo onore per un poeta, che diventava un poeta laureato.

Caratteristiche Botaniche dell’Alloro

L’alloro, conosciuto scientificamente come Laurus nobilis L., 1753, è una pianta aromatica e officinale appartenente alla famiglia delle Lauracee, diffusa nel bacino del Mediterraneo. Le foglie sono ovate, verde scuro, coriacee, lucide nella pagina superiore e opache in quella inferiore, ed emanano un profumo intenso.

Unicità della Pianta Dioica

L’alloro è una pianta dioica, cioè porta fiori unisessuali su piante diverse: una con fiori maschili e una con fiori femminili, che successivamente producono i frutti. L’unisessualità è dovuta a fenomeni evolutivi di aborto a partire da fiori inizialmente completi. I fiori femminili presentano 2-4 staminoidi non funzionali, mentre i fiori maschili hanno parti femminili atrofizzate. I fiori, di colore giallo chiaro, sono riuniti in infiorescenze ad ombrella e compaiono a primavera, generalmente in marzo-aprile.

Frutti e Diffusione dell’Alloro

I frutti dell’alloro sono drupe nere e lucide, con un solo seme, che maturano tra ottobre e novembre. In Italia, l’alloro cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste, mentre nelle regioni settentrionali è coltivato e talvolta naturalizzato.

Lauretum: La Macchia ad Alloro

L’ampia diffusione spontanea dell’alloro in condizioni naturali ha portato all’individuazione di uno specifico tipo di macchia: la macchia ad alloro o Lauretum. Questo tipo di associazione vegetale si stabilisce nelle zone meno aride dell’area occupata dalla macchia mediterranea.

Uso dell’Alloro in Cucina e Tradizione Siciliana

L’uso dell’alloro è diffuso nella cucina siciliana, tanto che è stato inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano. Le foglie sono utilizzate per aromatizzare carni e pesci, come rimedio casalingo contro le tarme, per preparare decotti e pediluvi, e per produrre un aromatico liquore dalle proprietà digestive e antisettiche.

L'Alloro era una Pianta Sacra
Foglie di alloro

Ricetta del Liquore di Alloro

Con le foglie fresche di alloro si può preparare un delizioso liquore da servire come digestivo. Ecco la ricetta:

Ingredienti:

  • 30 foglie di alloro fresche
  • 500 ml di alcol a 95°
  • 500 ml di acqua
  • 400 g di zucchero
  • 1 scorza di limone bio

Procedimento:

  1. Lavate e asciugate le foglie di alloro.
  2. Mettetele in un barattolo di vetro con l’alcol e la scorza di limone.
  3. Lasciate macerare in un luogo buio, asciutto e fresco per 15 giorni.
  4. Trascorso tale periodo, togliete foglie e limone, filtrate il liquido e aggiungetelo allo sciroppo freddo di acqua e zucchero.
  5. Imbottigliate e conservate il liquore sempre al buio.

Proprietà Fitoterapiche dell’Alloro

In fitoterapia, l’infuso di Laurus nobilis è conosciuto per le sue proprietà antistress e ansiolitiche, nonché per le significative proprietà ipolipidemiche. L’estratto delle foglie ha mostrato attività antigenotossica, antidiarroica, carminativa e gastroprotettiva.

Olio Laurino e Altri Usi delle Bacche

Dalle bacche dell’alloro si può ricavare un olio aromatico, noto come olio laurino, che ha proprietà medicinali ed è un ingrediente peculiare dell’antichissimo sapone di Aleppo. L’olio veniva inoltre utilizzato per preservare libri e pergamene e per preparare le classiche coroncine d’alloro.

Importanza per le Api

A marzo, durante la fioritura dell’alloro, soprattutto nei climi temperati freddi, questa pianta rappresenta una fonte importante di nettare e polline per le api, quando altre fioriture sono scarse.

Confusione tra Alloro e Lauroceraso

L’alloro è conosciuto anche come lauro; tuttavia, in alcune regioni italiane, con questo termine viene indicato il lauroceraso (Prunus laurocerasus), una pianta tossica. È quindi importante non confondere le due piante.

fonte: Wikipedia