“Shakespeare in Burlesque” con Giulia Di Quilio durante Estatica 2024. Un’interpretazione irriverente e trasgressiva delle opere del Bardo.
“Shakespeare in Burlesque” con Giulia Di Quilio: Estatica 2024
Per il quarto anno consecutivo, all’interno di Estatica a Pescara, torna la mini rassegna di tre spettacoli a cura dell’attore abruzzese Federico Perrotta per Uao Spettacoli, che nel mese di agosto animerà il palco dell’arena del Porto Turistico Marina di Pescara.
Un Nuovo Sguardo su “Shakespeare in Burlesque”
“Shakespeare in Burlesque”: Un Legame Sorprendente
Cosa c’entra Shakespeare con il Burlesque? Tanto. Molto più di quello che si potrebbe pensare.
Il termine “burlesque” ha avuto la sua prima fortuna nell’Ottocento, proprio sotto il segno di Shakespeare.
L’Influenza di Shakespeare nel Burlesque
In un periodo in cui il Bardo era diventato l’autore istituzionale per eccellenza, monopolizzando la prosa ufficiale e paludata, i teatri minori, seguiti da un pubblico popolare, non avevano il permesso di rappresentare le sue opere.
Parodie Satiriche di Shakespeare nel Burlesque
Per aggirare il divieto, questi teatri trasformarono i capolavori shakespeariani in parodie satiriche, arricchite da musiche, danze e rime sbeffeggianti.
Un Nuovo Genere e la Sua Evoluzione
Nasce, allora, un vero e proprio genere in cui il verbo alto del “Teatro con la T maiuscola” viene desacralizzato, ribaltato e “abbassato”.
Il corpo assume un ruolo da protagonista attraverso pantomime, balli allegorici, travestimenti e giochi sull’ambiguità sessuale.
Questo genere rappresenta l’anticamera concreta e ideale di una pratica che, con il medesimo nome “Burlesque”, nei primi anni del Novecento diffonderà lo striptease come forma d’arte.
Il burlesque diventa così uno strumento (inizialmente inconsapevole) di emancipazione femminile.
Giulia Di Quilio e il Burlesque Shakespeariano
Giulia Di Quilio, Diva del Burlesque contemporaneo (oltre che attrice e attivista femminista), parte da questo presupposto storico per giocare – nello stile di una “rivista da camera” – con le eroine shakespeariane, mettendole al centro di brevi monologhi, intermezzi cantati e vere e proprie performance.
Le Eroine di Shakespeare in Chiave Burlesque
“Incontriamo, tra le altre, – spiega l’artista – una Cleopatra che preferisce il serpente al “suo” Antonio, una Lady Macbeth in versione ‘dominatrix’, un Amleto in gonnella che amoreggia con il proverbiale teschio, una Lady Anna in versione ‘vedova allegra’, una Giulietta stufa di stare sul balcone e una Desdemona che neutralizza la gelosia di Otello proponendogli un menage a trois. Ogni ‘eroina’ corrisponde, così, ad una o più sfaccettature del femminile e ad un diverso approccio al sesso e alla fisicità: violento, ambiguo, gioioso, visionario, psicoanalitico”.
Un’Interpretazione Contemporanea del Teatro Classico
Una chiave più che attuale per affrontare una materia che perde qualunque “sapore d’epoca”, inserendosi nella temperie di un dibattito incandescente (tra body positivity e gender fluid, app di incontri e sesso virtuale) affrontato però con tutta l’ironia e la scorrettezza necessarie. L’effetto speciale che il cosiddetto teatro leggero è sempre riuscito a realizzare: fingere di parlare di ieri per smascherare l’oggi.
Gli Altri Spettacoli della Rassegna
Il 12 agosto con Dado ci sarà “Non Vedo, Non Sento e Straparlo”.
Il 24 agosto con Pino Ammendola, Federico Perrotta e Valentina Olla è la volta di “Il diritto alla Felicità”, prodotto da Imago Film. L’appuntamento gode del patrocinio dell’Unicef.
Info www.estaticapescara.com
333.5001699