Via Libera all’Abbattimento di 500 Cervi per Danni all’Agricoltura
La Regione Abruzzo ha approvato un controverso programma di contenimento della popolazione di cervi, con l’Abbattimento di 500 Cervi per Danni all’Agricoltura e gli incidenti stradali causati dall’eccessiva presenza di questi animali. La delibera, che prevede l’abbattimento selettivo di circa 500 cervi, è stata annunciata dal vicepresidente regionale Emanuele Imprudente, esponente della Lega e con delega all’Agricoltura, Caccia e Pesca. Secondo Imprudente, il numero di cervi nella regione è più che raddoppiato dal 2018, causando danni significativi in diverse zone interne.
Danni All’Agricoltura e Incidenti Stradali
I dati raccolti dalla Regione Abruzzo evidenziano che tra il 2019 e il 2023 i cervi hanno provocato danni all’agricoltura per un totale di 895.340 euro, con una previsione di superare il milione di euro entro la fine del 2024. A questi danni si aggiungono 806 incidenti stradali registrati nello stesso periodo, attribuiti alla presenza di cervi. Per contrastare questi problemi, il piano approvato prevede abbattimenti selettivi in aree specifiche, situate nei territori di Avezzano, Sulmona, Subequano, L’Aquila e Barisciano, escludendo le aree protette. Gli abbattimenti inizieranno il 14 ottobre 2024 e si concluderanno il 15 marzo 2025.
Divisioni nella Maggioranza: Il No di Forza Italia
La decisione della Giunta Marsilio non ha ricevuto solo critiche dalle forze di opposizione, ma anche da alcune componenti della stessa maggioranza. Nazario Pagano, deputato e coordinatore di Forza Italia per la regione, si è espresso fermamente contrario al piano di abbattimento, sottolineando il suo rispetto per la flora e la fauna del territorio abruzzese. Pagano ha dichiarato l’intenzione di approfondire la questione per esplorare alternative all’abbattimento massiccio dei cervi, sottolineando l’importanza di preservare specie che sono diventate simboli della regione.
Le Critiche del WWF
Anche il WWF ha duramente criticato la decisione della Regione Abruzzo, definendola “scellerata” sia dal punto di vista naturalistico ed ecosistemico che emotivo. L’associazione ambientalista accusa la giunta di agire per soddisfare un ristretto gruppo di cacciatori, trascurando la possibilità di una convivenza sostenibile con la fauna selvatica. Secondo il WWF, questa scelta rappresenta un abbandono della visione di un Abruzzo capace di convivere in armonia con la sua fauna, minacciando l’equilibrio naturale della regione.
Un Acceso Dibattito sull’Abbattimento di 500 Cervi per Danni
Il piano dell’Abbattimento di 500 Cervi per Danni, approvato dalla Regione Abruzzo ha sollevato un acceso dibattito, dividendo la maggioranza e attirando critiche da parte di associazioni ambientaliste e forze politiche. Mentre la giunta regionale difende la necessità di intervenire per proteggere agricoltori e automobilisti, altri chiedono soluzioni alternative che non compromettano il patrimonio naturale del territorio.