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Fabio Prosperi a Pescara da avversario: “Sarà un’emozione particolare”

Fabio Prosperi avversario a Pescara

PESCARA – Chissà quante volte, Fabio Prosperi avversario a Pescara, nei suoi pensieri avrà varcato quel tunnel. Lunedì sera lo farà per davvero. E all’improvviso si troverà di fronte il terreno di gioco dello stadio Adriatico. In un vortice di emozioni, che si condenseranno tutte insieme in quell’attimo. In quella che sicuramente sarà una serata che difficilmente dimenticherà.

All’Adriatico da avversario

Nella sua città, Pescara. Anche se Fabio Prosperi non è di certo uno abituato a fare voli pindarici. È un tecnico che invece ha dovuto fare la gavetta. Tanta serie D, prima della conquista della serie C lo scorso anno con la sua Pianese.

La favola della Pianese

Formazione di Piancastagnaio, un paese di neppure quattromila anime in provincia di Siena. Che quest’anno ha iniziato forte. E che domenica scorsa si è tolta anche la soddisfazione di battere il Campobasso. Ma Prosperi non avrà di certo voglia di fermarsi qui. Il Pescara è avvisato. Anche se la truppa di Baldini sta dimostrando una grande condizione. Quel che è certo è che si troveranno di fronte due squadre che vivono entrambe un ottimo momento.

Figlio d’arte

Poi ci sarebbe anche da dire che Fabio è il figlio di Edmondo Prosperi. Che dei biancazzurri è stato bandiera e capitano. Dunque sono tante le storie che si andranno ad intrecciare lunedì sera.

Sarà una serata da ricordare

Come te lo immagini questo debutto da avversario all’Adriatico?

“Sarà un’emozione particolare, perché per me è una situazione inaspettata fino a poco tempo fa. Andare a Pescara non da spettatore e non da figlio di Edmondo è inaspettato. Dal fischio d’inizio in poi tutto il resto finisce e c’è la parte complicata”.

La tua squadra ha iniziato davvero forte. Ed è reduce dalla vittoria contro il Campobasso. Ti aspettavi un avvio così?

“L’avvio in termini di presenza in campo era tutta una scoperta. I ragazzi hanno lavorato veramente bene. Poi per noi c’è una categoria nuova con valori diversi. Per noi è sempre un’impresa fare punti, dobbiamo sempre fare la prestazione migliore. Le prime due partite abbiamo raccolto solo un punto, perché gli altri hanno una certa caratura. Per il resto, io sono contento perché essendoci il campo ogni valore si può annullare”.

Sei soddisfatto della campagna acquisti?

“Sono contento per il mix che si è creato. Siamo soddisfatti del mercato perché abbiamo cercato di fare il massimo. Anche se io non me ne occupo direttamente. Se ne occupa il direttore (Francesco Cangi, ndr), che mi conosce bene e che lavora con me da tre anni. Lui si è lasciato degli slot a disposizione, perché se dovessimo avere la necessità c’è la possibilità di intervenire”.

Da questi primi incontri, che idea ti sei fatto di questa categoria?

“È una categoria forte. Ce lo hanno dimostrato le prime due partite. Noi abbiamo fatto due grandi partite e abbiamo raccolto un punto. Paghiamo anche lo scotto iniziale. Noi dobbiamo essere sempre pronti”.

Pescara nel cuore

Tuo padre è stato capitano e bandiera del Pescara. E Pescara è pur sempre la tua città, anche se con la tua famiglia ti sei stabilito a Taranto. Cosa rappresentano questi colori per te?

“Io calcisticamente ho fatto tutto il percorso a Taranto. Poi è normale che Pescara è la mia città, alla quale sono estremamente legato. Se non posso dire che sia la città più bella del mondo, dico che è la città più bella in Italia. Mio padre ha fatto vent’anni di carriera nel Pescara. E io ci ho fatto tutte le giovanili. Poi devo dire che a me questa società mi ha sempre trattato bene”.

Come pensi di mettere in difficoltà il Pescara di Baldini?

“Non saprei. Le partite sono tutte particolari. Il Pescara non specula sull’avversario. Noi portiamo rispetto per tutti, cercheremo di fare la partita secondo quello che ci piace di più. Noi dovremo cercare di crearci meno pericoli possibile, anche se quello del Pescara è un attacco estremamente importante”.

12-9-2024 Daniele Rossi