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Scopriamo la Cultura abruzzese attraverso l’Arte. La Figura di Basilio Cascella.

Basilio Cascella: Un Genio Poliedrico dell’Arte Abruzzese

Basilio Cascella (1860-1950) un genio poliedrico, una figura di spicco nel panorama artistico italiano, noto per la sua versatilità come pittore, ceramista, litografo ed editore. Nato a Pescara, Cascella ha lasciato un’eredità artistica duratura e ha contribuito in modo significativo alla diffusione della cultura abruzzese attraverso le sue opere.

Basilio Cascella
Basilio Cascella

Gli Inizi: Il Viaggio verso Roma

Basilio Cascella nacque a Pescara il 1° ottobre 1860, figlio di Francesco Paolo, un sarto, e Marianna Siciliano. A soli quindici anni, abbandonò la sua casa e il lavoro per trasferirsi a Roma in cerca di un futuro migliore. Nella capitale, trascorse quattro anni vivendo di espedienti, finché non trovò un impiego presso lo stabilimento litografico di Luigi Salomone, dove iniziò la sua formazione artistica.

Napoli, Milano e l’Incontro con i Maestri

Nel 1879, Basilio si trasferì a Napoli, dove mise a frutto le competenze grafiche apprese a Roma, dedicandosi all’incisione di biglietti da visita e figurini di moda. Dopo il servizio militare a Pavia, fece la conoscenza di due figure che avrebbero segnato la sua carriera: lo scultore Medardo Rosso e il pittore Vincenzo Irolli. Questi artisti lo incoraggiarono a sviluppare ulteriormente il suo talento nella pittura.

Nel 1882, Cascella si trasferì a Milano, lavorando presso lo “Stabilimento Litografico Borsino”. Fu qui che conobbe l’artista Aleardo Villa, che lo introdusse alla “Famiglia Artistica”, un’associazione culturale milanese. Durante questo periodo, Basilio ebbe modo di frequentare artisti del calibro di Gaetano Previati e Filippo Carcano, e cominciò a farsi un nome come pittore, con opere ispirate al verismo e influenzate dal simbolismo.

Successi nelle Mostre d’Arte

A partire dal 1884 e fino alla metà degli anni ’90, Basilio Cascella partecipò a numerose mostre d’arte contemporanea in tutta Italia, ottenendo ovunque grande apprezzamento. Le sue opere, realizzate con una varietà di tecniche che includevano olio, pastello, matita e acquerello, lo consacrarono come uno degli artisti più poliedrici della sua epoca.

L’“Illustrazione Abruzzese”: Un Ponte tra Arte e Cultura

Nel 1899, Basilio Cascella fondò la rivista “Illustrazione Abruzzese”, un progetto editoriale che rappresentò un punto di incontro tra arte e intellettualismo. Cascella fu il principale illustratore e coordinatore della rivista, che vantava contributi di importanti intellettuali abruzzesi come Giuseppe Romualdi, Vincenzo Bucci e Luigi Antonelli. Questo progetto editoriale divenne un punto di riferimento per la promozione della cultura abruzzese.

L’Arte della Ceramica a Rapino

Tra il 1917 e il 1918, Basilio Cascella si trasferì a Rapino, un piccolo centro in provincia di Chieti, dove si dedicò con passione alla ceramica. Questa forma d’arte, secondo l’artista, offriva maggiori opportunità economiche e di diffusione. Studiò le tecniche del fuoco e dei colori sotto la guida del maestro ceramista Fedele Cappelletti, e presto iniziò a produrre ceramiche di grande pregio. Le sue decorazioni murali di grandi dimensioni gli valsero il titolo di “iniziatore della maiolica monumentale”.

Riconoscimenti e Eredità

Nel 1922, il Re d’Italia conferì a Basilio Cascella il titolo onorifico di Maestro d’Arte, un riconoscimento che sancì la sua importanza nel panorama artistico italiano. La sua eredità artistica è stata portata avanti dai suoi figli e nipoti, tutti impegnati nel campo dell’arte. Come dichiarato dal figlio di Basilio, le opere del padre “resistono al tempo”, rimanendo esempi classici di arte senza tempo, non vincolate dalle mode del loro periodo.

Basilio Cascella è un artista che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte italiana e nella cultura abruzzese. La sua produzione, che spazia dalla pittura alla ceramica, continua a essere un esempio di eccellenza e creatività.