Pretoro, Borgo del Turismo dei Ricordi: Rivivere lo Sfollamento della Famiglia Glavan
Il borgo di Pretoro (CH), situato nel cuore del Parco della Maiella, è diventato un simbolo per il turismo dei ricordi, grazie ai progetti dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Diego Giangiulli. L’Assessore alla Cultura, Fabrizio Fanciulli, conferma che il borgo è al centro di un continuo studio per la riscoperta delle radici storiche, attirando persone da tutto il mondo per ritrovare i legami con il passato.
La Storia di Myra Glavan e la Sua Famiglia
Una delle storie più toccanti è quella di Myra Glavan, figlia di una famiglia ebrea fuggita dalla Croazia durante la Seconda Guerra Mondiale. Grazie al diario lasciato da Myra, le sue figlie Kay e Brenda e le nipoti Rachel, Lydia, Rie e Nichole hanno viaggiato dagli Stati Uniti, partendo da Washington e dall’Oregon, per rivivere i drammatici momenti vissuti dalla loro madre e nonna.
L’Intervento delle Istituzioni
L’Assessore Fanciulli, insieme a Marino Cardelli di Experience BellaVita, ha guidato la famiglia Glavan sui sentieri attraversati da Myra e dalla sua famiglia mentre fuggivano dai nazisti, scappando dai boschi e rifugiandosi nelle grotte di Pretoro.
La Fuga da Zagabria a Rapino
Nel 1941, l’esercito tedesco arrestò Leo Glavan, padre di Myra, a Zagabria e lo trasferì in vari campi di detenzione, tra cui Susak, Fiume e Trieste. Dopo sei settimane, le autorità lo inviarono in regime di internamento libero a Rapino (CH), uno dei comuni designati dai fascisti come luogo di internamento civile per profughi ebrei stranieri. Nel settembre dello stesso anno, la famiglia Glavan lo raggiunse a Rapino.
L’Armistizio
A Rapino, la famiglia visse relativamente in tranquillità fino all’8 settembre 1943, quando l’armistizio italiano con gli Alleati portò all’occupazione tedesca. Temendo di essere scoperti, i Glavan si rifugiarono a Pretoro, affittando alcune stanze, ma la situazione peggiorò ulteriormente con l’arrivo dei tedeschi.
La Drammatica Fuga attraverso la Maiella
La Salvezza e l’Esilio negli Stati Uniti
Con l’aiuto del parroco locale, la famiglia attraversò il confine e raggiunse Bari, dove rimase per un anno prima di trasferirsi nei pressi del Lago di Como. Nel 1949, i Glavan emigrarono definitivamente negli Stati Uniti, lasciandosi alle spalle le terribili esperienze della guerra.
Le Famiglie Ebree
Purtroppo, non tutte le famiglie ebree internate a Rapino condivisero la stessa fortuna. I nazisti arrestarono sei membri della famiglia Wohlgemuth nel dicembre 1943 e li deportarono, portandoli alla morte nel campo di concentramento di Auschwitz.
Il Ricordo e l’Omaggio a Myra Glavan
Dopo la guerra, Myra Glavan visse a lungo, lavorando come infermiera per 42 anni. Nel 2019, all’età di 89 anni, morì circondata dall’affetto dei suoi cari. La sua storia, ricca di dolore e speranza, oggi testimonia non solo l’importanza per la sua famiglia, ma anche per l’Abruzzo, grazie al progetto del Comune di Pretoro che ne conserva la memoria.
Pretoro: Un Borgo Dedicato alla Memoria Storica
L’Assessore Fanciulli ha espresso grande emozione nel seguire la famiglia Glavan durante il loro viaggio a ritroso nel tempo, ripercorrendo i passi della giovane Myra. “Pretoro è diventato un simbolo di riscoperta delle radici e di conservazione della memoria storica,” ha affermato.
“Questi progetti contribuiscono non solo a mantenere vive le storie di sofferenza e speranza, ma anche a rafforzare il legame con il nostro passato, trasformando il borgo in un luogo di pellegrinaggio della memoria.”
L’Invito del Comune di Pretoro, Turismo dei ricordi
Il Comune di Pretoro invita chiunque sia interessato a riscoprire le proprie radici o a conoscere meglio la storia del borgo a visitare il loro sito web e a seguire gli aggiornamenti sui social tramite l’account @comunedipretoro.