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Alla Scoperta dei Personaggi Illustri d’Abruzzo: Annibale de Gasparis

Annibale de Gasparis: Pioniere dell’Astronomia Italiana

Annibale de Gasparis (Bugnara, 9 novembre 1819 – Napoli, 21 marzo 1892) è stato un pioniere dell’Astronomia Italiana, matematico e politico italiano. Fu direttore dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte e un instancabile ricercatore che si distinse per le sue scoperte e contributi nel campo della meccanica celeste.

I primi anni e la formazione

Nato a Bugnara, vicino a Sulmona, Annibale de Gasparis crebbe in una famiglia che lo incoraggiò nello studio. Dopo le scuole elementari a Tocco da Casauria, proseguì la sua formazione nei seminari di Sulmona e Chieti. Nel 1839, lasciò gli studi di ingegneria alla Scuola di Ponti e Strade di Napoli per seguire la sua passione per l’astronomia, iniziando a lavorare presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte sotto la guida di Ernesto Capocci di Belmonte.

Le scoperte e la carriera scientifica

Nel 1846, de Gasparis si guadagnò la laurea honoris causa in matematica grazie alla determinazione dell’orbita dell’asteroide Vesta. Un passo importante nella sua carriera arrivò il 12 aprile 1849, quando scoprì il suo primo asteroide, Igea, grazie all’uso di un telescopio Reichenbach. Successivamente, egli suggerì a Capocci di chiamare l’asteroide “Igea Borbonica” in onore della famiglia reale dei Borbone.

Tra il 1850 e il 1853, de Gasparis scoprì altri sette asteroidi, consolidando la sua fama internazionale. Ricevette importanti riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro della Royal Astronomical Society nel 1851 e il titolo di Cavaliere dell’Ordine dell’Aquila Rossa da Federico Guglielmo IV di Prussia.

La direzione dell’Osservatorio e gli sviluppi successivi

Nel 1864, de Gasparis fu nominato direttore dell’Osservatorio di Capodimonte dopo la morte di Ernesto Capocci. Durante la sua direzione, si concentrò sull’ammodernamento della struttura e sulla prosecuzione delle sue ricerche in meccanica celeste. Tra i suoi contributi principali, sviluppò un metodo numerico per la determinazione delle orbite celesti con una maggiore velocità di convergenza rispetto al metodo di Gauss.

Contributi accademici e riconoscimenti politici

Nel 1861, in riconoscimento dei suoi meriti scientifici, fu nominato senatore del Regno d’Italia. Fu invitato a far parte di numerose accademie scientifiche europee, tra cui l’Accademia dei Lincei, continuando a rappresentare l’eccellenza scientifica italiana anche oltre i confini nazionali.

Le scoperte astronomiche

In totale, Annibale de Gasparis scoprì nove asteroidi, di cui i più importanti furono:

  • 10 Hygiea (12 aprile 1849)
  • 11 Parthenope (11 maggio 1850)
  • 13 Egeria (2 novembre 1850)
  • 15 Eunomia (29 luglio 1851)
  • 16 Psyche (17 marzo 1852)
  • 20 Massalia (19 settembre 1852)
  • 24 Themis (5 aprile 1853)
  • 63 Ausonia (10 febbraio 1861)
  • 83 Beatrix (26 aprile 1865)

Ultimi anni e tributi

Colpito da una paralisi progressiva nel 1885, de Gasparis morì nel 1892. La sua tomba si trova nel cimitero monumentale di Napoli. Tra i numerosi omaggi postumi, gli sono stati dedicati l’asteroide 4279 De Gasparis, un cratere lunare e le rimae de Gasparis, un sistema di fratture lunari. In occasione del bicentenario della sua nascita, l’Osservatorio di Capodimonte ha intitolato a de Gasparis la cupola nord da cui effettuò tutte le sue scoperte.

Annibale de Gasparis: Pioniere dell’Astronomia

Annibale de Gasparis rimane una figura cardine nella storia dell’astronomia, non solo per le sue numerose scoperte, ma anche per il suo contributo all’evoluzione della scienza astronomica italiana ed europea del XIX secolo.