Il 4 Novembre in Italia: Commemorazione dell’Armistizio e delle Forze Armate
In Italia, il 4 novembre è una data di grande significato, poiché si commemora l’Armistizio di Villa Giusti, entrato in vigore nel 1918, che segnò la fine della Prima Guerra Mondiale per il nostro Paese. Questa giornata non solo ricorda i caduti italiani, ma rappresenta anche il completamento del processo di unificazione nazionale iniziato durante il Risorgimento.
L’Armistizio di Villa Giusti
Il 4 novembre 1918 è il giorno in cui l’Armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918, divenne ufficiale. Questo accordo, sottoscritto a Padova, sancì la sconfitta dell’Impero Austro-Ungarico e concesse all’Italia importanti territori come Trento e Trieste. L’armistizio segnò la fine delle ostilità e rappresentò un passo cruciale per l’unità nazionale.
La storia di questa giornata
La celebrazione del 4 novembre è stata istituita nel 1919. Inizialmente, la giornata era conosciuta come “Anniversario della Vittoria” e veniva utilizzata per esaltare la potenza militare italiana, specialmente dopo la marcia su Roma del 1922. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1949, il significato della festa tornò a essere quello originale, focalizzandosi sulla celebrazione delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia.
Sul Calendario Non è più un giorno festivo
È importante notare che dal 1976, il 4 novembre non è più considerato un giorno festivo, e quindi le scuole e le attività lavorative proseguono normalmente.
Cosa è successo in Italia prima e dopo il 4 Novembre 1918?
L’Italia entrò nella Prima Guerra Mondiale nel 1915, schierandosi al fianco di Francia e Inghilterra grazie al Patto di Londra. Il 23 maggio 1915, il regno d’Italia dichiarò guerra all’Impero Austro-Ungarico, inviando le sue forze al fronte.
La fine della Grande Guerra
La guerra si concluse nel 1918, lasciando un’impronta indelebile con oltre 17 milioni di morti e un cambiamento radicale della mappa geopolitica europea, con la caduta di diversi imperi.
Come si celebra il 4 Novembre in Italia
Il 4 novembre, e i giorni che lo precedono, sono segnati da cerimonie commemorative. Il Presidente della Repubblica e le massime autorità dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto, il soldato italiano la cui identità è sconosciuta, il cui monumento si trova presso l’Altare della Patria a Roma.
Il Milite Ignoto
Questo monumento è diventato simbolo di tutti i caduti in guerra non identificabili. Durante la celebrazione, si svolge anche il Cambio della Guardia presso il Palazzo del Quirinale.
In Ogni Città
Ogni città e paese d’Italia celebra la giornata con cerimonie che coinvolgono i sindaci e la popolazione, spesso con discorsi e la deposizione di corone d’alloro ai monumenti ai caduti.
In Abruzzo
Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha partecipato, questa mattina, a Chieti, alla cerimonia che si svolge ogni anno per celebrare il Giorno dell’Unità nazionale e della festa delle Forze Armate.
La cerimonia a Chieti
Nel corso della cerimonia, che si è svota alla Villa comunale, le Autorità hanno reso gli onori ai caduti, con la deposizione di una corona di alloro da parte del prefetto di Chieti, Gaetano Cupello, cui è seguita la lettura dei messaggi del presidente della Repubblica e del ministro della Difesa e della preghiera per i caduti.
Una lettura consigliata
Un libro che aiuta a comprendere il contesto della guerra è “La guerra è finita” di David Almond (Salani Editore). Ambientato nel 1918, il romanzo racconta la vita di un ragazzo il cui padre è al fronte mentre sua madre lavora in una fabbrica di armi. Attraverso la storia, Almond esplora temi di guerra, pace e speranza, offrendo un prezioso spunto di riflessione per giovani lettori e non solo.
Una Giornata di Riflessione
In conclusione, il 4 novembre non è solo una data storica, ma una giornata che invita a riflettere sui sacrifici del passato e sull’importanza della pace e dell’unità nazionale.