L’inaugurazione del Museo ASTRO: Un legame tra Ayrton Senna e le radici siciliane
Il 23 novembre 2024, Siculiana, un borgo affacciato sulla costa agrigentina, ha celebrato un evento storico: l’inaugurazione del Museo ASTRO (Ayrton Senna testimonianze e racconto delle origini).
La Sede del Museo
La sede è l’antica Torre dell’Orologio di Piazza Umberto I, un edificio del XVII secolo restaurato e riadattato per ospitare una mostra unica nel suo genere. L’esposizione rende omaggio al legame tra Ayrton Senna, leggendario campione di Formula 1, e la sua terra d’origine, tramite la storia della famiglia Magro, emigrata in Brasile alla fine dell’Ottocento.
La famiglia Magro e il ponte tra Sicilia e Brasile
Senna, tra i più grandi piloti di tutti i tempi, discende direttamente da Giovanni Magro e Angela Curabba, una coppia originaria di Siculiana che emigrò in Brasile nel 1851. Documenti e testimonianze storiche hanno permesso di tracciare questa linea genealogica, ora protagonista del museo.
“Oggi è un giorno storico per Siculiana”, ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Zambito. “L’inaugurazione del Museo ASTRO rappresenta un omaggio straordinario alle nostre radici e un ponte che ci unisce a una delle figure più amate della storia dello sport”.
Turismo delle radici e celebrazioni culturali
L’iniziativa, che si colloca nel programma del Turismo delle Radici e nelle celebrazioni di Agrigento Capitale della Cultura 2025, rafforza il ruolo di Siculiana come luogo di cultura e identità.
“Siamo orgogliosi di offrire ai visitatori un’esperienza unica, che racconta Ayrton Senna attraverso la lente delle sue radici siciliane”,
ha aggiunto il Sindaco. Un ulteriore valore aggiunto è il Patto di Amicizia siglato tra Siculiana e Maranello, culla della Ferrari e della Formula 1, consolidando il legame esistente con Imola, città che ospita l’autodromo dedicato al pilota.
Un viaggio tra storia e innovazione
Il Museo ASTRO offre un’esperienza immersiva che combina elementi storici e tecnologici. Il percorso conduce i visitatori nella Sicilia di fine Ottocento, facendo rivivere l’atmosfera dell’epoca e raccontando la storia di Ayrton Senna con un’attenzione speciale al suo legame con Siculiana.
La Torre dell’ Orologio
La Torre dell’Orologio si presenta così come un connubio perfetto tra storia e innovazione, diventando, in questo modo, un simbolo della memoria proiettato verso il futuro. Grazie a questo equilibrio tra tradizione e modernità, il museo non solo celebra il passato, ma guarda anche con ottimismo alle nuove possibilità che si aprono per il territorio e la cultura.
La mostra: documenti, cimeli e opere d’arte
Il Museo raccoglie, inoltre, un ampio patrimonio di fotografie inedite, tra cui quelle scattate dal fotoreporter imolese Marco Isola durante gli ultimi anni di carriera di Senna (1992-1994). Oltre a ciò, tra i cimeli autentici esposti spiccano oggetti personali appartenuti al campione, che, di conseguenza, offrono uno sguardo intimo sulla sua vita.
Il Ritratto di Ayrton Senna
Infine, emblema della mostra è il ritratto di Ayrton Senna, opera del maestro modenese Alessandro Rasponi, il quale sintetizza perfettamente il valore artistico dell’esposizione.
Ringraziamenti e prospettive future
Il successo dell’iniziativa è il risultato del lavoro congiunto di numerosi professionisti e collaboratori. Il Sindaco ha ringraziato i giornalisti Anna Restivo e Giacinto Pipitone per la ricerca storica, gli architetti Francesco Ferla e Salvatore Nigrelli per la cura dell’allestimento e tutti coloro che hanno sostenuto il progetto.
“Questo museo non è solo un omaggio al passato, ma una visione per il futuro del nostro territorio, capace di valorizzare la storia e le emozioni che ci uniscono”.
Un Riferimento per gli Appassionati di Sport
Il Museo ASTRO è, dunque, pronto a diventare un punto di riferimento per appassionati di sport, storia e cultura. Inoltre, il progetto rappresenta un’occasione per unire terre lontane, rafforzando il legame tra la Sicilia e il Brasile.
Il Messaggio
Infine, con il suo messaggio universale di identità e memoria, il museo si propone come una testimonianza viva della capacità di riscoprire le proprie radici e valorizzarle in una prospettiva globale.