Olio Extravergine: nel 2024 Prezzi in Calo, Ma il Made in Italy Soffre

Il Prezzo dell’Olio Extravergine d’Oliva: Tra Opportunità Europee e Sfide Italiane

Zefferino Monini, presidente e amministratore delegato dell’omonimo oleificio, ha suscitato scalpore con la sua previsione di un calo del 30-40% nei prezzi dell’olio extravergine d’oliva rispetto allo scorso anno. La realtà, però, è più complessa e dipende dalla distinzione tra prodotto italiano e oli comunitari europei.

Il Pensiero del produttore italiano Monini

Secondo Monini, il raccolto in Spagna e Portogallo è stato eccellente, permettendo di abbassare i prezzi dell’85% delle miscele presenti sugli scaffali italiani. Questi oli, provenienti da olive europee, si trovano già a prezzi inferiori rispetto ai 10 euro registrati nel 2023. “C’è una tale quantità di olio nel mondo che i prezzi non possono che scendere”, osserva Monini.

La Crisi del Made in Italy

In Italia, il panorama è radicalmente diverso. La campagna olivicola 2023-2024 si sta rivelando tra le più scarse degli ultimi decenni, tanto che si parla già di una delle peggiori dal 1940. Questo ha spinto i prezzi dell’olio nazionale verso l’alto, con punte di oltre 11 euro al chilo per l’olio umbro.

Monini sottolinea che produrre olio in pianura, utilizzando tecniche di raccolta meccanizzata, dovrebbe costare tra i 5 e i 6 euro al chilo. Tuttavia, la raccolta manuale nelle zone collinari può giustificare un costo fino a 10 euro al chilo.

Un Settore in Trasformazione

Fino a tre anni fa, i prezzi medi alla fonte in Italia erano più bassi, oscillando tra i 3 e i 5 euro. Nel 2023, grazie alla scarsità di prodotto, gli agricoltori sono riusciti a vendere olio a prezzi record di 9-10 euro. Tuttavia, secondo Monini, una media di 10 euro è insostenibile nel lungo periodo.

Per competere sui mercati internazionali, l’olivicoltura italiana deve modernizzarsi. L’azienda Monini ha avviato un ambizioso piano per piantare un milione di ulivi biologici tra Umbria e Toscana entro il 2030, superando già quota 700.000 nuove piante con tecniche avanzate di irrigazione di precisione.

Il Modello Spagnolo e Portoghese

All’estero, paesi come Spagna e Portogallo hanno adottato la meccanizzazione su larga scala, ottenendo risultati straordinari. In Portogallo, ad esempio, il costo di produzione di un chilo di olio è di soli 2,5 euro, dimostrando l’efficienza di un’olivicoltura moderna e ben pianificata.

“La Spagna ha fatto tre piani olivicoli in 40 anni, triplicando la produzione”, ricorda Monini. Questi esempi dimostrano che è possibile produrre un olio extravergine dignitoso a prezzi accessibili, rendendo il prodotto democratico e disponibile per tutti, data la sua importanza per la salute.

Il Futuro dell’Olio extravergine d’oliva di Qualità

Monini non esclude, però, un segmento dedicato agli oli di qualità superiore. Per questo, propone una categoria stringente per extravergini di alto livello, ottenuti con una resa inferiore (8% contro il 15-20% standard) e prezzi più elevati. “Questi oli devono costare il doppio, perché si ricava la metà”, spiega Monini.

L’olio extravergine d’oliva

L’olio extravergine d’oliva italiano affronta una sfida cruciale tra tradizione e modernità. Per garantire sostenibilità economica e accessibilità, il settore deve adottare soluzioni innovative, preservando al contempo l’eccellenza che lo distingue nel panorama mondiale.