Sospensiva per l’ordinanza del Comune di Pescara
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso degli esercenti contro l’ordinanza del Comune di Pescara, che prevedeva la rimozione dei tavolini all’aperto entro mezzanotte. Il provvedimento, definito “Ordinanza Cenerentola”, faceva parte di un piano antirumore sperimentale della durata di tre mesi. La sospensiva del Tar si basa sull’assenza di una nuova valutazione fonometrica adeguata, richiesta invece dalla normativa vigente.
Ordinanza del Comune di Pescara: Le motivazioni della sentenza
Secondo il Tar, il Comune avrebbe dovuto richiedere all’Arta nuovi rilievi acustici prima di deliberare. Gli ultimi dati risalivano al 2023 e non rappresentavano le condizioni attuali. Il monitoraggio è stato effettuato solo successivamente all’adozione dell’ordinanza, contravvenendo al corretto ordine procedimentale. La magistratura ha evidenziato la necessità di un’istruttoria preliminare completa per garantire decisioni fondate.
Movida di Pescara
Le reazioni di Confartigianato e delle istituzioni
Fabrizio Vianale, direttore di Confartigianato Pescara, ha accolto con soddisfazione la decisione, sottolineando i danni economici causati dall’ordinanza durante il periodo natalizio. Il Consigliere Massimiliano Di Pillo ha ribadito la necessità di concertazione tra esercenti e residenti, suggerendo soluzioni tecniche come pannelli fonoassorbenti.
L’impegno del Comune per il futuro
Il sindaco Carlo Masci e la giunta comunale hanno dichiarato che il Comune si atterrà alle indicazioni del Tar e dell’Arta, ribadendo l’intento di bilanciare le esigenze di residenti ed esercenti. Il prossimo appuntamento è fissato per il 18 aprile 2025, quando il Tar discuterà nel merito il piano antirumore e i motivi aggiunti del ricorso.
Verso un dialogo per una convivenza serena
La vicenda evidenzia la complessità della gestione della movida urbana. Inoltre, soluzioni condivise potrebbero mitigare il rumore e favorire una convivenza più serena tra attività commerciali e residenti. In conclusione, l’ascolto e il dialogo restano fondamentali per superare divergenze e trovare un punto di equilibrio che soddisfi tutte le parti coinvolte.