Cantine Cooperative Abruzzo Vino protagoniste al Vinitaly 2025: numeri, export, innovazione e futuro del settore vitivinicolo regionale.
Cantine Cooperative Abruzzo Vino: Protagoniste al Vinitaly 2025
Focus Censis-Confcooperative: Abruzzo quinta regione per produzione di vino. Chieti quarta provincia per i vini DOP.
Cosa rende davvero forte il vino abruzzese? Una rete di cooperative che lavora con passione e strategia.
L’Abruzzo si conferma tra le regioni italiane più importanti nel settore vitivinicolo. Lo rivela il rapporto Censis-Confcooperative L’Italia del vino: superfici, costi ed export. Il documento è stato presentato al Vinitaly di Verona, una delle fiere internazionali più rilevanti dedicate al vino.
All’evento hanno partecipato anche Antonio Marascia, presidente di Confcooperative Abruzzo, e Angela Colangelo, coordinatrice regionale Fedagripesca. Grazie alla loro presenza, l’Abruzzo ha mostrato la forza di un sistema basato sulla cooperazione.
Produzione vitivinicola in Abruzzo: Chieti tra le eccellenze DOP
«Registriamo il quinto posto dell’Abruzzo nella produzione vitivinicola tra le regioni – ha dichiarato Marascia – con oltre 3 milioni di ettolitri, pari al 6,6% del totale nazionale. Inoltre, un altro dato importante è che Chieti è al quarto posto, su base provinciale, per la produzione di vini DOP. Sono risultati concreti, che confermano l’efficacia del nostro modello di sviluppo e fanno ben sperare per il futuro.»
Oltre 30mila soci, 3mila lavoratori e 700 milioni di euro: i numeri della cooperazione abruzzese fanno la differenza.
Numerose cantine cooperative aderenti a Confcooperative Abruzzo hanno partecipato al Vinitaly. Esse rappresentano più di 30mila soci, circa 3mila lavoratori e un fatturato complessivo di 700 milioni di euro. Per questo motivo, la cooperazione si conferma un pilastro dell’economia regionale.
«Dati – ha sottolineato Marascia – che rendono la cooperazione la spina dorsale del settore vitivinicolo abruzzese. Infatti, l’agricoltura della regione è tradizionalmente frammentata, e trova in questa forma d’impresa un sostegno solido e qualificato. Inoltre, l’efficienza delle cooperative permette di valorizzare anche i piccoli produttori.»
Cantine Cooperative Abruzzo Vino e export: nuove sfide globali
Tra i temi discussi al Vinitaly, è emersa anche la preoccupazione per i dazi imposti dagli Stati Uniti e per il calo dei consumi interni. «Concordo appieno con il nostro presidente nazionale Maurizio Gardini – ha aggiunto Marascia – quando auspica una risposta intelligente da parte dell’Europa. Il provvedimento di Trump è fuori logica, fuori mercato e fuori tempo. Pertanto, non possiamo permetterci altri dazi: dobbiamo diversificare e guardare ad altri mercati. Il settore ha bisogno di nuove opportunità, soprattutto all’estero.»
Innovazione e sostenibilità per il futuro del vino cooperativo abruzzese
Un altro punto centrale riguarda l’innovazione tecnologica, sia lungo la filiera che sul prodotto finito. In effetti, solo attraverso l’innovazione è possibile rispondere in modo efficace al calo dei consumi.
«Se da una parte – ha concluso Marascia – riteniamo ingiusto etichettare il vino come un pericolo per la salute, dall’altra parte, prodotti parzialmente dealcolati potrebbero aprire a nuovi mercati. Il vero problema non è il consumo di vino, bensì l’abuso di alcool. Per questo, dobbiamo puntare sull’educazione e su una comunicazione responsabile.»
Conclusione: cooperazione e innovazione al centro del futuro vitivinicolo abruzzese
Il Vinitaly ha confermato che l’Abruzzo è protagonista della scena vitivinicola italiana. Grazie alla cooperazione, che unisce migliaia di produttori sotto un’unica visione, e grazie all’attenzione verso l’innovazione, la regione è pronta ad affrontare il futuro con fiducia.
Nonostante le sfide globali, il comparto vitivinicolo abruzzese dimostra resilienza e capacità di adattamento. Per questo motivo, il sostegno alle cooperative e l’apertura ai mercati internazionali rappresentano le vere chiavi per una crescita sostenibile.