SEO: non è morta, è solo diventata più intelligente

SEO rivoluzione dell’intelligenza artificiale

La SEO, con la rivoluzione dell’intelligenza artificiale, non è morta, ma si sta trasformando radicalmente. Lo afferma Paolo M. Luino, esperto internazionale di digital marketing, con un nuovo modello operativo.

Luino: serve un cambio di paradigma

Paolo M. Luino, torinese di 63 anni, è General Manager EMEA delle agenzie Kitsune.pro e Kitsune.ae, attive tra USA, Europa ed Emirati Arabi. Specializzate in legal, health e industry, queste realtà offrono soluzioni avanzate per la visibilità digitale.

AI Overviews: il futuro della ricerca

La svolta è rappresentata da AI Overviews, il sistema di Google basato sull’intelligenza artificiale generativa. Questo fornisce risposte dirette, riducendo click e traffico web. Il classico schema query-risultati-click è superato: ora l’utente interagisce direttamente con l’AI per ottenere risposte senza visitare siti.

Search Ecosystem Optimization: la nuova SEO rivoluzione dell’intelligenza artificiale

Secondo Luino, la SEO si evolve in Search Ecosystem Optimization. Le informazioni non si cercano più solo su Google: video, social, chatbot AI e piattaforme verticali diventano fondamentali. I contenuti devono dialogare con tutti questi canali in modo coerente e intelligente.

Tre leve strategiche per restare visibili

Luino indica tre strategie essenziali per affrontare la rivoluzione in corso: archiviare lo storico delle query, produrre contenuti lunghi e strutturati, investire nei video. Google ha già integrato i video nella barra di ricerca, segnalando l’importanza crescente dei contenuti multimediali.

SEO rivoluzione dell’intelligenza artificiale: Essere la fonte, non solo visibili

Molte aziende, nonostante i cambiamenti evidenti, puntano ancora su keyword e campagne, trascurando aspetti fondamentali come identità, reputazione e difesa dal rischio disinformazione. Di conseguenza, con l’AI che inizia a rispondere al posto tuo, diventare la fonte è la vera sfida. In definitiva, solo chi è percepito come autorevole potrà realmente sopravvivere nel nuovo ecosistema digitale.

La Redazione de La Dolce Vita
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