Arrosticino d’Abruzzo DOP: un’opportunità per il lavoro e la valorizzazione del territorio

Arrosticino d’Abruzzo DOP verso la certificazione. Un progetto per valorizzare la carne ovina e creare migliaia di posti di lavoro.

Arrosticino d’Abruzzo DOP: certificazione e sviluppo

Il progetto per la certificazione DOP entra nella fase finale

La pastorizia abruzzese infatti potrebbe creare tra i 4.000 e i 5.000 nuovi posti di lavoro. Questo dato, dunque, è emerso dal Seminario Conclusivo del progetto Arrosticino d’Abruzzo DOP, tenutosi a Teramo presso l’Istituto Zooprofilattico e organizzato dall’Associazione Regionale Allevatori (ARA). In particolare, l’incontro ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, oltre alla direttrice del Dipartimento Agricoltura, Elena Sico, e al direttore dell’ARA, Pietropaolo Martinelli.

Seminario Conclusivo del progetto Arrosticino d’Abruzzo DOP, tenutosi a Teramo con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio

L’arrosticino come motore economico dell’Abruzzo?

Marsilio ha evidenziato che, di conseguenza, un aumento della produzione di carne ovina potrebbe portare all’apertura di mille nuove stalle. In questo modo, ognuna offrirebbe posti di lavoro diretti e indiretti. “Parliamo di un impatto occupazionale simile a quello di una grande industria come la Sevel”, ha sottolineato il Presidente. Tuttavia, affinché questo obiettivo diventi concreto, è necessario garantire la redditività della filiera e, allo stesso tempo, recuperare i pascoli montani.

DOP o IGP? Il percorso di certificazione dell’arrosticino

Il progetto Pastori Custodi punta a ottenere la certificazione DOP per l’arrosticino d’Abruzzo. Questo passaggio è cruciale per valorizzare la carne ovina locale e tutelare l’intera filiera. Marsilio ha ricordato il lungo confronto tra le associazioni agricole e i produttori. “Abbiamo lavorato per trovare un equilibrio tra chi voleva la certificazione IGP e chi mirava direttamente alla DOP. Oggi abbiamo una strada chiara, con il protocollo IGP già in esame al Ministero e progressi concreti per la DOP”.

Un patrimonio da tutelare: la pastorizia come risorsa per l’Abruzzo

Il rilancio della pastorizia non è solo un’opportunità economica. È anche un modo per preservare tradizioni e biodiversità dei pascoli montani. L’obiettivo del progetto è creare un settore redditizio e sostenibile, garantendo un futuro ai giovani allevatori e produttori.

Arrosticino d’Abruzzo DOP

Cosa significa la certificazione DOP per i consumatori?

La Denominazione di Origine Protetta garantirebbe ai consumatori un prodotto autentico e di qualità. L’arrosticino sarebbe strettamente legato al territorio e alle sue tradizioni. Questo riconoscimento potrebbe aumentare la visibilità del prodotto a livello nazionale e internazionale, posizionandolo tra le eccellenze gastronomiche italiane.

Un futuro di crescita per l’arrosticino abruzzese

“Fino a qualche anno fa non si parlava di Arrosticino DOP, oggi invece il tema è centrale”, ha concluso Marsilio. Il percorso verso la certificazione è ormai ben avviato. L’intero settore attende con interesse gli sviluppi che potrebbero trasformare l’arrosticino in un simbolo della crescita economica della regione.

Con la giusta strategia e il supporto delle istituzioni, l’Abruzzo potrebbe trasformare il suo prodotto simbolo in una leva di sviluppo. Questo significherebbe nuovi posti di lavoro e un’identità agroalimentare più forte.

La Redazione de La Dolce Vita
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