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Un Viaggio nella Meraviglia: Alla Scoperta della Fiumara d’Arte

L’Atelier sul Mare: Un Incontro di Pensieri e Parole

Entrando nell’Atelier sul Mare, sono rimasta subito incuriosita da una stanza interamente tappezzata da articoli di giornale, a testimoniare il flusso magmatico di pensieri e parole che nel corso degli anni sia stato dedicato a quel luogo così inusuale. Sospesa tra terra e cielo, ogni stanza ha una sua storia, una sua peculiarità, è il frutto dell’estro, della fantasia, della creatività di un artista che ha trascorso mesi per darle un’anima, rendendola un’opera d’arte unica al mondo.

La Stanza “Terra e Fuoco”: Un’Esperienza Onirica

Ho scelto la mia senza alcuna esitazione affascinata dal solo nome, “Terra e Fuoco”, pensando immediatamente che fosse lì che avrei voluto immergermi nel buio della notte, a tu per tu con i miei pensieri e con il timido rumore delle onde che mi cullava l’anima in una dolce ninna nanna. Mai come dopo l’uragano che ha piegato sì, ma mai spezzato, la mia esistenza ho avvertito un attaccamento così viscerale ed un senso di appartenenza così forte alla madre terra e come un albero, il reticolo delle mie radici si è intrecciato in maniera ancor più salda alla sua superficie. Il fuoco per me è passione, è erotismo, è desiderio, anima il dolore e la gioia, l’odio e l’amore da me vissuti sempre in maniera totalizzante. E’ come se fossi avvolta da una fiamma che scalda il mio sangue e ardendo senza sosta, continua a donarmi vita pulsante.

Immersione nell’Arte: L’Atmosfera di “Terra e Fuoco”

Dopo aver girato la chiave di “Terra e Fuoco”, mi sono trovata immersa in un’atmosfera onirica, che a tratti poteva sembrare inquietante, il mosaico di terracotta delle pareti, quella che pareva una sedia, dalla quale si snodava un nastro metallico simile alla pellicola di un film, o all’assemblamento casuale di note musicali che abbandonato lo spartito, fluttuavano libere nell’etere, prima di ritrovare la loro giusta collocazione nella perfetta armonia di una melodia. Un po’ come avviene col flusso dei pensieri che sgorga dalla mente. Aperta la finestra mi sono ritrovata a tu per tu con un magnifico ed affascinante paesaggio marino in notturna, illuminato solo dalla luna e da qualche timida lucina sparsa.

Una Notte di Pienezza e Serenità

Riecheggiavano nella mia mente le parole di D’Annunzio e della sua vita unica ed inimitabile. Ebbene è così che mi sono sentita, un’unica ed irripetibile protagonista di quella magnifica opera d’arte, in quel particolare angolo di cosmo ed in quel preciso istante ero una privilegiata. Avvolta dal lenzuolo niveo, su quel letto sospeso, ho avvertito una sensazione bellissima, di pienezza, calma e serenità. E la mattina, all’alba, ho schiuso la finestra ed ammirando il paesaggio dal letto, immersa totalmente in quell’atmosfera fascinosa, ho scattato qualche foto, per rendere quegli attimi eterni, non solo nei miei occhi.

Un Dolce Risveglio

La giornata è iniziata con la dolcezza della torta fatta in casa con le mani di fata della signora Maria, anima bella, dallo sguardo puro, che in me ha sortito il medesimo effetto della madeleine nella “Recherche du temps perdu” di Proust, risvegliando nel cuore la medesima sensazione delle coccole dell’infanzia.

Il Museo en Plein Air della Fiumara d’Arte

Poi è iniziato il tour del museo en plein air della Fiumara d’Arte. Avevo, lo confesso, letto qualche articolo al riguardo in previsione del viaggio in Sicilia, anche se non amo particolarmente farmi influenzare da ciò che leggo e preferisco associare ai luoghi che visito le emozioni e le sensazioni che provocano in me. Mai avrei potuto immaginare l’effetto stupore generato dall’imponente maestosità de “La materia poteva non esserci”, il fascinoso e sinuoso movimento di “una curva gettata alle spalle del tempo”, che richiama molto il fluttuare del vento, il senso di meraviglia che si sperimenta compiendo il percorso del labirinto di Arianna, con i capelli scompigliati da uno scirocco talmente forte che talvolta facevo fatica a restare in equilibrio. L’onda di Energia Mediterranea che si sposa perfettamente con le curve sinuose del paesaggio, l’ho percorsa tutta.

Incontri con le Opere e il Maestro

La visita della Finestra sul mare, una maestosa cornice che rende opera d’arte il paesaggio che muta continuamente, in base al tempo, alle luci ed alle ombre, alle sfumature cromatiche del mare, alla forza dei raggi del sole, ho avuto l’onore di farla con il Maestro Antonio Presti, visionario illuminato, creatore e dispensatore di bellezza, consapevole della necessità di “innestarla”, verbo che ama usare, perché con essa si può realmente cambiare la sorte di una terra bellissima ed al contempo e per certi versi arida, selvaggia e difficile.

La Piramide 38° Parallelo: Una Sfida Personale

La piramide 38° parallelo mi ha vista vincere una sfida con me stessa, dopo il mio personale Uragano 2016, non amo per usare un eufemismo- attraversare spazi bui ed angusti, eppure ho compiuto il percorso necessario per arrivare al centro della piramide, laddove al solstizio d’estate il 21 Giugno, un raggio di sole colpisce ed irradia la sua luce su un punto particolare della piramide e si respira una forza ed un’energia molto particolari.

Scoperta di Librino: Un Quartiere in Rinascita

Il viaggio è proseguito alla volta di Catania. La prima sosta è stata per ammirare “La sognatrice”, un bellissimo volto femminile con ciglia lunghe ed una bocca perfettamente definita, che simboleggia il fascino dell’onirico e l’importanza di abbandonarsi ai sogni, sbrigliando l’immaginazione e facendo volare alta la mente, al di sopra delle case popolari di quel quartiere emarginato ma che grazie all’arte di Presti sta pian piano rinascendo, urbanisticamente e spiritualmente.

Il Potere dell’Arte: Un Messaggio di Speranza

Poi mi sono trovata dinnanzi al “bacio”, opera che suggella a vita eterna il contatto più intimo che possa esserci tra due individui, che in quell’istante si scambiano il respiro vitale, fondendosi in un’unica anima pulsante. La mia scoperta di Librino, quartiere difficile di Catania è stata molto toccante, difficilmente dimenticherò i volti del cantico dei bambini di Librino, sono certa che i loro occhi ed i loro sorrisi restano impressi per lungo tempo tra le pieghe dei miei ricordi, così come ci resteranno la bellezza, lo stupore e la meraviglia di quando ho visto il muro delle farfalle, con la forza del suo simbolismo di speranza e rinascita, del potente messaggio etico e sociale che trasmette e della sua valenza pedagogica ed educativa.

Gratitudine e Riflessioni Finali

Grazie Maestro Antonio Presti per avermi raccontato e per aver voluto condividere con me l’intimità dei tuoi pensieri e delle tue riflessioni e soprattutto grazie per l’immenso gesto d’amore che hai rivolto alla tua Sicilia ed alla sua gente, consapevole di quanto l’arte sia un potente catalizzatore di amore, di bellezza, di consapevolezza, di energia positiva e di ricchezza interiore, che può realmente salvare il mondo. Un bellissimo messaggio di amore e di libertà da lasciare in eredità- impresso per sempre sul muro di Librino e nelle menti dei suoi abitanti- per la speranza e per il futuro di questa generazione e di quelle che verranno.

di Isabella Marianacci