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Il Castello Ducale di Casoli: Un Ambiente da Fiaba

C’erano una volta due castelli fatati. Visita al Castello Ducale di Casoli, fortezza del XII secolo dove D’Annunzio scriveva appunti sui muri.

L’Incantevole Paesaggio di Casoli

E così oggi voglio portarvi con me in un ricordo d’estate, una vacanza estiva abruzzese, un viaggio dal sapore della tradizione, un Abruzzo meno conosciuto, come quello delle fiabe, nel cui castello vive una principessa nella torre e magari un simpatico drago… siamo pur sempre in una fiaba!

Una Storia Incastonata tra le Colline di Casoli

Percorrendo la strada principale che da Guardiagrele porta verso l’interno, tra colline verdi smeraldo e balle di fieno dorate, si arriva in una piccola cittadina dominata dal suo castello. La vista che si può ammirare dalla Torre del castello Ducale di Casoli lascia senza fiato e se si guarda attentamente si può scorgere perfino un tratto di mare, con la Majella che ti guarda, a sua volta.

Castello Ducale di Casoli: particolare
Castello Ducale di Casoli, particolare

La Storia Vivente del Castello Ducale di Casoli

In questo bellissimo borgo a 378 mt. s.l.m. il castello appartenuto prima alla famiglia Masciantonio ed oggi di proprietà del comune offre una visita alle sue sale. Costituito dalla torre pentagonale e da un corpo centrale eretto nel XII secolo si accede al secondo piano da una scalinata rinascimentale fino alla sala del silenzio e alla “stanzetta” in cui l’ultimo proprietario ospitò il suo celebre amico, il poeta Gabriele D’Annunzio, qui egli “amava” appuntare sul muro la sua vita, i suoi pensieri e le sue emozioni ancor oggi visibili “vivi e sorridi – Rispondi come vivi tu? – Io vivo” .

Un Viaggio nel Tempo Attraverso il Castello Ducale di Casoli

Proprio in queste stanze anche la storia giocò un ruolo importante, qui la Brigata Majella mise a punto la strategia che contribuì alla liberazione dell’Italia occupata dai tedeschi. Scenario storico di tutto rispetto per gli appassionati della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza Italiana. Una splendida sala con tetto in legno ne è adibita a museo, poiché Casoli era il punto di passaggio nella linea Gustav. Interessante la cucina con il camino d’epoca in legno, conservatosi sino ad oggi con i ferri originali.

Le Delizie Casolane: Tesori Gastronomici

Scendendo dal castello e passeggiando per un breve tratto nel centro storico, si giunge in un luogo dove è d’obbligo fermarsi a metà pomeriggio ed assaporare le vere delizie casolane, dove la bravura manuale celebra la passione, la qualità e la tradizione abruzzese, di chi ha l’arte che ne stimola il proprio pensiero.

Totere casolane

Profumo di vaniglia e limone di una morbida crema fatta di ingredienti semplici, dal sapore delicato e latentemente antico che qui viene avvolta da un impasto povero, leggero al palato ma che scrocchia e che la tradizione lo vuole rigorosamente fritto. Come due anime che si incastrano, o meglio si abbracciano per creare un gusto a tutto tondo, una vera spirale di piacere, le “totere casolane”. Ricordo zia e nonna che al pomeriggio, con un sole caldissimo di luglio, arrotolavano la pasta tagliata con la rotella e che per me bambina era un gioco ammirarle mentre mi dicevano “Ci da mette lu core sennò ne esce bbone”!

Il bicchiere perfetto per degustare il Passito

Si pensa sia un dolce di provenienza dall’ottocentesca Napoli dove un fantasioso giovane casolano ne avrebbe riportato a casa una sua rivisitazione. Un dolce semplice, servito magari in uno di quei bicchierini in vetro soffiato a bocca e forgiato a mano sessanta anni fa o più, dove un profumo inebriante di un passito bianco, un moscato coltivato in terra d’Abruzzo, od un vino cotto, oggi definito elisir di lunga vita tipico del Chietino, ne sono una vera eccellenza.

La Tradizione Dolciaria di Ortona: Le Nevole Ortanesi

Abbandonando le colline più interne spostandosi sulla costa adriatica, dove domina il profumo del mare e delle erbe aromatiche, si raggiunge Ortona, la città che per D’Annunzio “biancheggiava ignea come un luogo asiatico”!

Castello Ducale di Casoli: nevole
Nevole

Un Viaggio Gustativo tra le Nevole Ortanesi

Qui la tradizione dolciaria presenta le “Nevole ortonesi” un vero patrimonio culinario fatto di farina, succo d’arancia, olio extra vergine d’oliva, anice, cannella e mosto cotto di uva pergolone. L’utilizzo di un ferro ricamato forma, per magia di una mano esperta e veloce, una cialdina a cono. Il suo sapore? Dolce ma non troppo, con una nota particolare al palato infusa dal mosto cotto. Si abbina ad un vino muffato, ad un passito o ad un fresco spumante extra dry, oggi di ottima fattura abruzzese, a base di malvasia, cococciola o pecorino, Charmat o metodo classico.

Il Castello di Ortona: Un Monumento Storico e un Simbolo di Bellezza

Ortona mette in scena il suo dominio aragonese mostrando una delle attrattive più belle del luogo, il suo castello straordinariamente a strapiombo sul mare. Di sera in estate si illumina a festa, ed è una romantica emozione passeggiare nei suoi giardini, scorgendo, dal recinto che si affaccia sul mare, le luci di una nave nel blu intenso della sera o la vista di una stella cadente, per costringerci ad esprimere il nostro desiderio più nascosto.

Cattedrale di Ortona

Una Perla Barocca: La Cattedrale di Ortona

Il castello del XV secolo dalla forma trapezoidale appare con quattro torri angolari di forma cilindrica, con la possibilità di visitarne i sotterranei ed il Museo della Torre Ovest, mentre il panorama mozzafiato è visibile dalla torre est. Una parte purtroppo fu distrutta nella II guerra mondiale. Infine la cattedrale barocca dedicata a San Tommaso Apostolo conserva come un gioiello, le reliquie del santo trafugate da un’isola del Mar Egeo.

Ilaria Casetta nella Sala d’Annunzio al Castello di Casoli

Il Gusto della Scoperta: Due Castelli, Due Esperienze Uniche

Ma come in tutti i viaggi, siamo giunti alla fine del racconto.
Due castelli da scoprire, due dolcezze da assaporare….ad ognuno il suo preferito! Ed il tuo qual è?

di Ilaria Casetta