“Il vampiro, la diva, il clown. Incarnazioni poetiche di spettri cinematografici” di Riccardo Donati. Cinema e poesia in simbiosi.
Nessun libro merita di essere trascurato, ma alcuni, come Il vampiro, la diva, il clown. Incarnazioni poetiche di spettri cinematografici di Riccardo Donati, cinema e poesia in simbiosi, richiedono lettura e rilettura . Questo saggio, edito da Quodlibet, esplora i legami tra cinema e poesia attraverso tre figure emblematiche: il vampiro, la diva e il clown. Attraverso un’analisi profonda, Donati traccia un percorso ideale tra poeti e le immagini cinematografiche che hanno segnato l’immaginario collettivo moderno.
Spettri Cinematografici: Il Vampiro
Il vampiro, in particolare quello archetipico di Vampyr di Carl Theodor Dreyer, è un simbolo potente per comprendere le interazioni tra cinema e poesia. Donati esamina l’influenza di questo film su poeti del Novecento come Giuseppe Luzi ed Edoardo Sanguineti. La celebre sequenza dello “sdoppiamento” del protagonista rimodella i topoi romantici e gotici, creando un nuovo immaginario collettivo. La poesia, nel Novecento, si nutre di suggestioni cinematografiche, e il montaggio cinematografico diventa un elemento chiave nell’arte poetica.
La Diva: Marilyn Monroe
Marilyn Monroe emerge come la diva per eccellenza, simbolo di bellezza e al contempo di fragilità. Donati analizza il “petrarchismo divistico” che ha attraversato la cultura italiana del Novecento. La Marilyn di Pasolini rappresenta un’innocenza primitiva, un’icona di vitalità in un mondo consumistico. Al contrario, Sanguineti la ricostruisce per frammenti, utilizzando il montaggio cinematografico per esplorare la poetica erotica moderna. Entrambi i poeti offrono visioni contrastanti, ma complementari, della diva e del suo impatto sulla poesia.
Il Clown: Charlot
Charlot, il celebre personaggio di Charlie Chaplin, rappresenta un altro pilastro nell’intersezione tra cinema e poesia. Per Pasolini, Charlot è simbolo di purezza e innocenza, un’icona di ribellione e anarchia. Donati osserva come, nel corso del Novecento, la figura di Charlot si sia evoluta, diventando un simbolo di alienazione e di lotta sociale. Andrea Zanzotto, ad esempio, carica il personaggio di caratteristiche contadine, esplorando la sua natura astuta e ribelle. Il cinema di Chaplin riscrive la tradizione letteraria e apre a nuovi miti che dialogano con il passato.
Il Libro: Cinema e Poesia in Simbiosi
Riccardo Donati, con il suo libro, offre una chiave di lettura preziosa per comprendere i rapporti transmediali nella poesia del Novecento. La citazione di Pasolini, che distingue tra cinema di prosa e cinema di poesia, evidenzia l’importanza di queste interazioni. Mentre il cinema continua a influenzare la letteratura e viceversa, il lavoro di Donati sottolinea come la poesia possa trarre nuova linfa dall’immaginario cinematografico. In definitiva, la riflessione su vampiri, dive e clown diventa un viaggio attraverso le emozioni e i miti che plasmano la nostra cultura visiva e letteraria.
Nessun libro non merita di essere letto, ma solo alcuni vanno letti e riletti.
Francis Bacon
tratto da un articolo di Carlo Di Stanislao