Conferimento del Diploma d’Onore
Nella suggestiva sede del Museo Michetti (MuMi) in Piazza San Domenico, a Francavilla al Mare, si terrà la cerimonia di conferimento del Diploma d’Onore allo scrittore Nicola Lagioia. L’evento sarà presieduto dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, professor Liborio Stuppia.
Promotori dell’Onorificenza
L’attribuzione dell’onorificenza è promossa dalla Scuola di Studi Umanistici dell’Università “d’Annunzio”, presieduta dal professor Patrizio Domenicucci, in collaborazione con i Dipartimenti di Lettere, Arti e Scienze Sociali, diretto dal professor Stefano Trinchese, e di Lingue, Letterature e Culture Moderne, diretto dal professor Ugo Perolino. L’evento è organizzato in collaborazione con il Festival Squi-Libri, ulteriore testimonianza dell’importanza culturale dell’iniziativa.
Nicola Lagioia: Un Protagonista della Letteratura Italiana
Nato a Bari nel 1973, Nicola Lagioia è uno dei più importanti romanzieri e promotori culturali della letteratura italiana contemporanea. Tra le sue opere più significative si ricordano Occidente per principianti (2004), Riportando tutto a casa (2009), La ferocia (Premio Strega 2014) e La città dei vivi (2020), tutte pubblicate per Einaudi. Lagioia ha ricoperto il ruolo di direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino dal 2017 al 2023 e ha fatto parte della giuria della 77ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Un Riconoscimento al Talento e all’Impegno
“Il conferimento del Diploma d’Onore a Nicola Lagioia – commenta il professor Carmine Catenacci, Prorettore Vicario dell’Università “d’Annunzio” – dimostra la sempre crescente attenzione che il nostro Ateneo dedica al panorama culturale e letterario contemporaneo, con particolare riferimento alle autrici e agli autori più attivi sulla scena nazionale e internazionale. Nicola Lagioia riveste, in questo contesto, un posto di primaria importanza per la sua capacità di intercettare e condensare in una scrittura potente l’ambivalenza costitutiva e tragica della natura umana, ma anche per il suo impegno civile e culturale nell’indagare i lati in ombra della civiltà dei consumi”.