Il 27 ottobre è la Giornata Mondiale per la conservazione del patrimonio audiovisivo
Nel 2008, l’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, ha istituito una ricorrenza per commemorare la conservazione patrimonio audiovisivo. Questa ricorrenza, nata dalla XXI Conferenza generale nel 1980, è dedicata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo mondiale, evidenziando l’importanza di preservare questi materiali come testimonianze inestimabili della nostra storia e cultura.
Il valore inestimabile degli archivi audiovisivi
Secondo l’UNESCO, gli archivi audiovisivi sono preziosi strumenti di conoscenza, poiché raccontano storie che rappresentano le vite e le culture delle persone in tutto il mondo. Sono un patrimonio inestimabile che riflette la memoria collettiva e la diversità culturale, sociale e linguistica delle nostre comunità, offrendo un’opportunità per comprendere e celebrare le differenze e similitudini umane. Per queste ragioni, è fondamentale conservare questo patrimonio e renderlo accessibile sia al pubblico sia alle generazioni future.
La Discoteca di Stato: storia e missione
In Italia, un ruolo cruciale in questo ambito è svolto dall’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, noto originariamente come Discoteca di Stato, fondato nel 1928. La missione iniziale dell’istituto era documentare il periodo della Grande Guerra attraverso testimonianze sonore dei protagonisti. Nel 1939, l’istituto ha acquisito lo status di archivio sonoro nazionale e ha ampliato le sue attività con la creazione di un Archivio etnico linguistico-musicale, volto a preservare la varietà linguistica e musicale italiana.
L’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi oggi
Oggi, l’Istituto opera sotto il Ministero della Cultura e ha l’obiettivo di conservare e divulgare il patrimonio sonoro, sia italiano sia internazionale. Con sede a Palazzo Mattei di Giove a Roma, custodisce una collezione straordinaria: oltre 450.000 supporti audio e video, una vasta raccolta di strumenti di riproduzione sonora, e una biblioteca che conta circa 13.000 volumi e numerosi cataloghi discografici.
Un tesoro culturale a disposizione della collettività
La collezione dell’Istituto non solo rappresenta una testimonianza unica della storia e della cultura italiana e internazionale, ma costituisce anche, quindi, una risorsa educativa inestimabile. Infatti, rendere accessibile questo patrimonio al pubblico, attraverso attività di divulgazione e progetti di digitalizzazione, è uno degli obiettivi primari dell’istituto. Così, in linea con la visione dell’UNESCO per la tutela e la diffusione della memoria audiovisiva, l’Istituto contribuisce a mantenere viva la nostra eredità culturale.