Il rapporto della Convenzione delle Nazioni Unite per Combattere la Desertificazione (UNCCD)
Un recente rapporto della Convenzione delle Nazioni Unite per Combattere la Desertificazione (UNCCD) ha lanciato un allarme preoccupante: ben il 50% di tutti i pascoli a livello globale sono degradati, mettendo a rischio 1/6 dell’approvvigionamento alimentare dell’umanità e 1/3 della riserva di carbonio della Terra.
Cause del Degrado dei Pascoli
Il rapporto, pubblicato la scorsa settimana, identifica diverse cause alla base del degrado dei pascoli. Tra queste, i cambiamenti nell’uso della terra, come la conversione dei pascoli in terreni coltivati, l’aumento della domanda di cibo, fibre e combustibili, il pascolo eccessivo, l’abbandono e politiche che incentivano l’eccessivo sfruttamento. Inoltre, questi fattori hanno contribuito in maniera significativa al deterioramento di questi preziosi ecosistemi.
Importanza della Consapevolezza Pubblica
Uno degli aspetti critici evidenziati dal rapporto è la scarsa comprensione e consapevolezza pubblica riguardo ai pascoli. Inoltre, la mancanza di dati affidabili e di attenzione compromette la gestione sostenibile di queste aree, che svolgono un ruolo fondamentale per l’approvvigionamento alimentare e la regolazione del clima.
Necessità di Pratiche Agricole Rigenerative
Praveena Sridhar, CTO del movimento Salva il Suolo, ha sottolineato l’importanza di aumentare la materia organica del suolo per proteggere i pascoli e il sistema alimentare globale. Sridhar afferma che “le pratiche agricole rigenerative che aumentano la materia organica nei nostri terreni possono ripristinare molti dei nostri pascoli e fare in modo che i nostri terreni coltivati esistenti possano produrre cibo più ricco di nutrienti per la popolazione mondiale in crescita, senza doverli espandere ulteriormente.”
Salva il Suolo: Iniziative e Esempi
Il movimento Salva il Suolo ha catalogato e pubblicato pratiche di gestione sostenibile del suolo per i pascoli e le aree di foraggiamento. Tra queste, il pascolo a rotazione è un esempio di gestione rigenerativa che ripristina la copertura vegetale autoctona e la biodiversità, beneficiando pastori e bestiame.
COP16: Un Momento Cruciale per l’Azione Politica
Gli esperti indicano la COP16 della UNCCD, che si terrà a Riyadh a dicembre, come un momento cruciale per un’azione politica concertata per proteggere le praterie e i terreni agricoli esistenti. Sridhar sottolinea l’importanza di comprendere le condizioni socio-economiche delle comunità pastorali e di sostenerle con strumenti per una gestione sostenibile dei pascoli.
La Voce delle Comunità Pastorali
Ibrahim Thiaw, Sottosegretario Generale e Segretario Esecutivo dell’UNCCD, evidenzia come le comunità pastorali, nonostante siano composte da mezzo miliardo di individui, siano spesso trascurate e marginalizzate. Inoltre, Thiaw sostiene che è essenziale riconoscere le loro preziose conoscenze e contribuire al loro sostentamento attraverso politiche inclusive.
Esempio di Agricoltura Rigenerativa: Kelvin Jones
Kelvin Jones, agricoltore lattiero-caseario di quinta generazione nel bacino di Murray Darling, in Australia, è un esempio di pratiche agricole rigenerative. Jones pratica il pascolo a rotazione, le colture senza lavorazione del terreno, il riciclo dell’acqua e l’agricoltura di precisione, migliorando così la sostenibilità ambientale e finanziaria della sua azienda agricola.
Kelvin, insieme alla moglie Kerrie e ai loro cinque figli, dimostra che un suolo sano non solo è benefico per l’ambiente, ma anche per la redditività dell’agricoltura.
Ulteriori Informazioni e Raccomandazioni
Il rapporto completo dell’UNCCD, intitolato “Global Land Outlook Thematic Report on Rangelands and Pastoralists”, è stato lanciato a Ulaanbaatar, Mongolia, e fornisce una visione dettagliata sullo stato dei pascoli globali e sulle pratiche di gestione sostenibile.
Il movimento Salva il Suolo continua a sensibilizzare il pubblico sulla crisi del degrado del suolo e a promuovere cambiamenti nelle politiche a favore della salute del suolo. Per ulteriori informazioni e raccomandazioni politiche, visitare il sito Save Soil o contattare con mail.