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Un po’ di storia del Basilico e come Gestire la sua Fioritura

Cosa fare con i Fiori del Basilico: Guida Completa

Il basilico è una delle piante aromatiche più amate e utilizzate in cucina, cosa fare con i Fiori del Basilico? Tuttavia, quando la pianta inizia a fiorire, ci si potrebbe chiedere come gestire questa fase per preservare al meglio la sua qualità aromatica. In questo articolo, esploreremo cosa fare quando il basilico è in fiore, perché fiorisce e come prendersi cura della pianta in questa fase.

Perché il Basilico Fiorisce

La fioritura è un processo naturale che rappresenta la maturazione della pianta, preparandola per la riproduzione. I piccoli fiori bianchi che compaiono sulla cima degli steli del basilico servono proprio a questo scopo evolutivo, non hanno una funzione ornamentale ma sono essenziali per la produzione dei semi.

Potare i Fiori per Preservare la Pianta

Quando una pianta fiorisce, utilizza una grande quantità di energia, riducendo la produzione di nuove foglie. Per mantenere il basilico rigoglioso e aromatico, è consigliabile rimuovere i fiori non appena compaiono. Questo processo, noto come cimatura, stimola la pianta a produrre nuova vegetazione, mantenendo una chioma abbondante e profumata.

Per evitare che i fiori si formino, è possibile spuntare regolarmente le cime degli steli. Se il basilico è già in fiore, basta staccare la cima dello stelo alla base del fiore, dove termina la produzione delle foglie e inizia quella del fiore.

Lasciare Fiorire e Raccogliere i Semi

Se sei disposto a sacrificare la produzione di nuove foglie, puoi lasciare che il basilico fiorisca completamente per raccogliere i semi. Per fare ciò, lascia che i fiori si sviluppino e vengano impollinati. Quando la fioritura è secca, raccogli i semi tagliando il gambo e strofinando i fiori secchi tra le dita per estrarre i piccoli semi neri. Questi possono essere conservati in un sacchetto per essere piantati successivamente.

Come Piantare i Semi di Basilico

Se hai raccolto i semi di basilico e desideri piantarli, segui questi passaggi:

  1. Preparazione del Vasetto: Scegli un vasetto di circa 10 cm di diametro, preferibilmente di terracotta, che aiuta a trattenere l’umidità grazie alla porosità del materiale.
  2. Terriccio Adeguato: Utilizza un terriccio universale di buona qualità, soffice e spugnoso. Inumidisci il terriccio con uno spruzzino prima di piantare i semi.
  3. Semina dei Semi: Spargi i semi sul terriccio inumidito. Se hai un seme germinato, inseriscilo in un piccolo foro nel terriccio, facendo attenzione a posizionare la radichetta verso il basso. Ricopri i semi con un paio di centimetri di terra.
  4. Inumidire e Creare una Mini Serra: Inumidisci nuovamente il terriccio con lo spruzzino e avvolgi il vasetto con un sacchetto per alimenti per creare una mini serra che mantenga la temperatura e l’umidità costanti.
  5. Posizionamento del Vasetto: Se pianti i semi tra novembre e febbraio, tieni il vasetto in casa, preferibilmente sul davanzale di una finestra. Da marzo a ottobre, puoi tenere il vasetto all’aperto, ma evita di esporlo ai raggi diretti del sole per evitare che le temperature diventino troppo elevate.

Seguendo questi semplici passaggi, potrai godere di nuove piantine di basilico pronte a crescere rigogliose.

Origine e Diffusione del Basilico

Il basilico (Ocimum basilicum, L., 1753) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, ampiamente coltivata come pianta aromatica. Originario dell’India, il basilico ha trovato largo impiego nelle cucine di diverse culture, diventando un elemento fondamentale sia nella cucina italiana che in quelle asiatiche, specialmente in Taiwan, Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos.

Il basilico cresce naturalmente in Asia tropicale e in India, diffondendosi successivamente dal Medio Oriente all’Antica Grecia e in Italia, già ai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C. Solo a partire dal XVI secolo iniziò a essere coltivato anche in Inghilterra e, grazie alle spedizioni migratorie, nelle Americhe.

L’Uso del Basilico in Cucina

Il basilico è particolarmente apprezzato per il suo profumo intenso, che varia in dolcezza o pungente a seconda della varietà. Nelle cucine italiane e asiatiche, è uno degli ingredienti chiave, utilizzato in una vasta gamma di ricette. Tuttavia, è solo dalla fine del XVIII secolo che troviamo i primi testi che parlano del basilico in cucina. Fino ad allora, il basilico era più noto per i suoi usi medicinali e simbolici.

Proprietà Medicinali del Basilico

Oltre che in cucina, il basilico ha una lunga storia di utilizzo nella medicina popolare. Le foglie e le sommità fiorite della pianta vengono utilizzate per preparare infusi che hanno proprietà sedative, antispastiche per le vie digerenti, stomachiche, diuretiche, antimicrobiche e antinfiammatorie. Il basilico è inoltre impiegato contro l’indigestione e come vermifugo.

Come collutorio, è indicato per il trattamento delle infiammazioni del cavo orale. L’olio essenziale di basilico viene utilizzato per massaggiare le parti del corpo dolenti o affette da reumatismi. Per queste proprietà, il suo uso si è diffuso dall’Africa fino alla medicina tradizionale brasiliana. La medicina ayurvedica, in particolare, assegna numerose proprietà curative all’Ocimum tenuiflorum, noto anche come basilico sacro.

 

Cosa fare con i Fiori del Basilico
olio essenziale di basilico

Oli Essenziali e Proprietà Repellenti

Il basilico deve il suo caratteristico aroma alla presenza di vari oli essenziali, il cui numero e composizione variano a seconda della varietà e della stagione di coltivazione. L’eugenolo è il principale responsabile dell’aroma tipico del basilico comune in Italia, e si trova in quantità significativa anche nei chiodi di garofano.

Studi sugli oli essenziali del basilico hanno identificato 29 costituenti differenti, conferendo alla pianta proprietà fungicide e repellenti per gli insetti. Un importante studio del 2009 ha dimostrato che gli estratti del basilico sono particolarmente tossici per le zanzare, rendendolo un efficace repellente naturale.

Simbolismo e Superstizioni del Basilico

Nella storia, il basilico ha rivestito un ruolo significativo non solo come alimento ma anche come elemento ricorrente nelle superstizioni di varie culture. Nell’Antico Egitto e nella Grecia antica, il basilico era associato alla morte e all’aldilà, utilizzato nelle imbalsamazioni come simbolo di buon auspicio.

In tempi antichi, il basilico era visto come un simbolo diabolico, di sfortuna e odio. Plinio il Vecchio attribuiva alla pianta la capacità di generare stati di torpore e pazzia, mentre Crisippo riteneva che potesse danneggiare lo stomaco e il fegato. I romani lo associarono alla figura mitologica del basilisco, un serpente in grado di uccidere con lo sguardo, per il quale il basilico sarebbe stato un antidoto al veleno.

Durante il medioevo, il basilico era usato per guarire le ferite, in particolare quelle di archibugio, ed era un ingrediente essenziale nell’acqua vulneraria, una soluzione usata per applicazioni esterne. Alcuni naturalisti, come Nicholas Culpeper, lo consideravano invece velenoso. In questo periodo, una leggenda sosteneva che il basilico fosse capace di attirare scorpioni se le sue foglie fossero state messe sotto un vaso.

Il Basilico nella Letteratura

Il basilico appare anche nella letteratura, come nel caso di Lisabetta da Messina, eroina del Decameron di Boccaccio, che seppellì la testa del suo amante in un vaso di basilico, trasformando la pianta in un simbolo di amore e perdita.

Una Pianta Ricca di Significato

Il basilico è molto più di una semplice pianta aromatica. La sua storia, che abbraccia millenni e continenti, lo rende una pianta ricca di significato, utilizzata non solo in cucina ma anche nella medicina tradizionale e nelle pratiche culturali. Che tu lo usi per insaporire un piatto o per preparare un rimedio naturale, il basilico continua a essere una pianta affascinante e preziosa.

Fonte Wikipedia