Dal punto di vista Naturalistico l’Abruzzo è una regione straordinariamente ricca
L’Abruzzo è una regione straordinariamente ricca dal punto di vista naturalistico, ma spesso i suoi abitanti non sono pienamente consapevoli del tesoro che li circonda. La regione si distingue per la rapida transizione tra diverse zone geografiche: dalla costa alle colline, fino alle imponenti montagne dell’Appennino. Questa varietà geomorfologica contribuisce a una biodiversità unica, che include oltre 3.250 specie vegetali, pari a circa la metà delle specie presenti in tutta Italia.
La Flora Abruzzese
Tra le famiglie floristiche presenti in Abruzzo spiccano diverse specie di rilievo, come gli Equiseti, le Aspleniacee e le Anemone. La flora abruzzese è incredibilmente diversificata grazie alla sua capacità di adattarsi a climi differenti. Le piante della fascia costiera, ad esempio, devono resistere a lunghi periodi di siccità, e tra queste troviamo la macchia mediterranea con lecci, ginestre, rosmarino e pini marittimi. A quote più elevate, tra i 500 e i 1000 metri, predominano foreste di querce e carpini, mentre oltre i 2000 metri incontriamo flora alpina, come i faggi e gli abeti.
La Flora d’Alta Montagna
Le zone montane dell’Abruzzo sono particolarmente ricche e variegate. L’altitudine e i fattori ecologici giocano un ruolo cruciale nello sviluppo delle piante in alta montagna. Fattori come l’esposizione ai venti, l’erosione del suolo e la breve durata del periodo vegetativo influenzano la crescita delle specie. Un esempio emblematico è la Silene acaulis, che cresce solo 10 cm ogni 20 anni, dimostrando l’adattamento lento e paziente delle specie alpine alle difficili condizioni ambientali.
Le Strategie di Adattamento
La flora d’alta quota si è evoluta sviluppando diverse strategie di sopravvivenza. Alcune piante adottano una forma a cuscinetto, come il Sedum rupestre, che prospera in ambienti termofili. Altre specie si adattano al freddo intenso, crescendo in zone d’ombra o su rocce scoscese. La stagionalità delle piante varia anche in base all’altitudine: ad esempio, la Doronicum columnae fiorisce tra maggio e agosto a seconda della quota.
Fattori Ambientali e Adattamenti
La crescita delle piante è influenzata da diversi fattori ecologici, come le precipitazioni, il vento e la composizione chimica del suolo. Le specie idrofile, come i ranuncoli, prosperano in ambienti umidi, mentre le xerofile si adattano ai climi secchi immagazzinando acqua nelle foglie e nei fusti. Il vento, in particolare, gioca un ruolo cruciale nella disseminazione del polline e nella capacità di sopravvivenza delle piante.
La Fauna Abruzzese
L’Abruzzo vanta anche una ricca fauna selvatica. Tra gli animali che abitano il territorio troviamo l’Aquila reale, il Gufo, il Camoscio, la Lince e il Lupo. Tuttavia, la fauna è minacciata da decisioni come quella di abbattere circa 500 cervi, una misura criticata dall’autrice che evidenzia l’importanza di tutelare queste specie, piuttosto che favorire gli interessi dei cacciatori.
La Minaccia Ambientale
La regione sta affrontando numerose minacce ambientali, tra cui l’inquinamento atmosferico, i disboscamenti e la cementificazione selvaggia. Questi fenomeni hanno un impatto devastante sull’ecosistema regionale, specialmente in aree montane. L’espansione delle zone sciistiche è un esempio di come l’intervento umano possa danneggiare il paesaggio naturale.
L’Educazione al Rispetto Ambientale
Per preservare l’ambiente naturale abruzzese, è necessario educare le nuove generazioni al rispetto della natura. La plastica, in particolare, rappresenta una minaccia crescente per la salute umana e ambientale. Insegnare ai giovani a conoscere e rispettare il territorio, attraverso esperienze dirette e un’educazione mirata, è fondamentale per salvaguardare l’ecosistema naturale abruzzese.
L’Abruzzo è una Regione Straordinariamente Ricca
L’Abruzzo è una regione straordinariamente ricca dal punto di vista naturalistico, un “terra felix” che merita di essere protetta e tramandata alle future generazioni. La creazione di parchi naturali e riserve è un passo importante, ma la vera sfida consiste nell’educare i cittadini al rispetto dell’ambiente, affinché possano contribuire alla sua salvaguardia.
tratto da un articolo di Gabriella Izzi Benedetti Presidente della Società Vastese di Storia Patria