Diritti disabili in Abruzzo: spesso ignorati. La CGIL Pescara denuncia le criticità e propone soluzioni per un cambiamento concreto.
Diritti Disabili in Abruzzo: La Denuncia della CGIL Pescara
In Abruzzo, la condizione delle persone con disabilità è particolarmente allarmante. Nonostante le garanzie costituzionali e gli impegni internazionali assunti dall’Italia, i diritti fondamentali di questa categoria sono frequentemente violati. Le carenze nel sistema sanitario, la mancanza di servizi socio-assistenziali adeguati e le barriere architettoniche sono tra i principali ostacoli che perpetuano una profonda ingiustizia sociale.
La CGIL Pescara, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, ribadisce la necessità di un cambiamento radicale. L’organizzazione sindacale, attraverso il suo ufficio dedicato alle politiche per la disabilità, operativo da oltre un anno e mezzo, continua a battersi per migliorare questa situazione critica.
Salute: un diritto negato
Il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione italiana, resta un obiettivo irraggiungibile per molte persone con disabilità in Abruzzo. Liste d’attesa interminabili per visite specialistiche e interventi chirurgici, insieme alla carenza di strutture adeguate e di personale qualificato, rendono l’accesso alle cure un percorso irto di ostacoli.
Il caso di Silvia, una bambina di Martinsicuro che non ha potuto frequentare la scuola a causa della mancanza di assistenza infermieristica, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un problema molto più vasto.
Carenze nella salute e istruzione per i disabili in Abruzzo
Nonostante sia un diritto fondamentale, l’istruzione inclusiva rimane una chimera in Abruzzo. Numerosi bambini con disabilità sono costretti a rinunciare alla scuola a causa della mancanza di figure professionali come l’infermiere scolastico. La CGIL ha richiesto l’approvazione di una legge regionale che affronti questa problematica, ma i progressi sono lenti e insufficienti.
Inclusione sociale: una sfida per i diritti delle persone con disabilità
Le politiche regionali spesso penalizzano le persone con disabilità. Mentre il Governo della Regione Abruzzo distribuisce 14 milioni di euro attraverso la “Legge Mancia” per contributi discrezionali, la legge sulla vita indipendente riceve finanziamenti insufficienti.
Di conseguenza, il 90% delle persone con grave disabilità che hanno presentato domanda è costretto a rinunciare al diritto di vivere una vita indipendente, contravvenendo ai principi di inclusione ed eguaglianza sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Impatto economico e politiche per i disabili in Abruzzo
La disabilità ha ripercussioni economiche devastanti per le famiglie. Le spese per assistenza, terapie e ausili rappresentano un peso spesso insostenibile, costringendo molti nuclei familiari a vivere in condizioni di povertà. Inoltre, uno dei genitori spesso deve rinunciare al lavoro per prendersi cura del familiare con disabilità, aggravando ulteriormente la situazione economica.
Proposte concrete per i diritti disabili in Abruzzo
La CGIL Pescara invita cittadini e associazioni a unirsi nella battaglia per i diritti delle persone con disabilità. È fondamentale fare pressione sulle istituzioni affinché vengano adottate misure concrete e tempestive per migliorare la qualità della vita di questa parte della comunità.
Tra le proposte della CGIL figura la realizzazione di una sala multisensoriale presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pescara, destinata alle persone più fragili. Questo progetto, insieme a infrastrutture dedicate alle persone sorde, era stato promesso dalla ASL di Pescara nello scorso ottobre, ma non sono seguiti aggiornamenti concreti.
Conclusione: un cambio di rotta necessario
È ormai urgente un cambio di rotta da parte delle istituzioni locali e regionali. Garantire i diritti delle persone con disabilità non è solo un dovere morale, ma anche un passo essenziale per costruire una società più equa e inclusiva. La CGIL Pescara continuerà a battersi per raggiungere questi obiettivi, chiedendo giustizia sociale e rispetto dei diritti umani fondamentali.