Figura Iconica del Tennis Italiano
Lea Pericoli, nata a Milano il 22 marzo 1935 e scomparsa il 4 ottobre 2024, è stata una figura iconica del tennis italiano. Tennista di fama internazionale, conduttrice televisiva, telecronista sportiva e giornalista, ha lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport e della comunicazione.
Carriera Tennistica di Successo
In coppia con Silvana Lazzarino, Pericoli è stata cinque volte finalista nel doppio agli Internazionali d’Italia. Al Roland Garros, ha raggiunto per ben quattro volte gli ottavi di finale nel singolare e ha ottenuto una semifinale sia nel doppio (con la Lazzarino) che nel doppio misto (con Antonio Palafox). A Wimbledon, il torneo più prestigioso del mondo, ha disputato tre volte gli ottavi di finale nel singolare e una volta i quarti di finale nel doppio (sempre con la Lazzarino), oltre a due quarti di finale nel doppio misto (con Orlando Sirola e con Palafox).
Lea detiene ancora il record del maggior numero di titoli vinti ai Campionati Italiani Assoluti di Tennis, con ben ventisette vittorie, e si è ritirata a quarant’anni come campionessa in carica in tutte e tre le specialità: singolare, doppio e doppio misto.
La “Divina” del Tennis
Per la sua innata eleganza, sia dentro che fuori dal campo, il celebre giornalista sportivo Gianni Clerici la soprannominò “La Divina”. Questo titolo rifletteva non solo il suo stile di gioco raffinato, ma anche il suo comportamento impeccabile e il suo fascino naturale, che la resero un’icona di stile e classe.
La Carriera Giornalistica e Televisiva
Il 24 giugno 1974, Pericoli iniziò la sua carriera giornalistica collaborando con Il Giornale, sotto la direzione di Indro Montanelli. La sua attività come commentatrice televisiva di tennis proseguì per oltre trent’anni, diventando una voce familiare per gli appassionati di questo sport.
Nel mondo della televisione, ha anche recitato accanto a Roberto Herlitzka in una puntata della miniserie Nucleo Centrale Investigativo (1974) e ha condotto vari programmi televisivi, tra cui il quiz Paroliamo, in onda su Telemontecarlo nel 1977. Nel 1981 ha vinto il prestigioso Telegatto per il programma radiofonico Carta Bianca, condotto insieme a Gianni Rivera e Nicola Pietrangeli. Inoltre, ha presentato il programma innovativo Caccia al Tesoro sulla RAI, con la partecipazione di Jocelyn e Brando Quilici.
Impegno nel Tennis Italiano
Oltre alla sua carriera sportiva e giornalistica, Lea Pericoli ha svolto un ruolo importante negli Internazionali d’Italia di Tennis, sia come direttrice del torneo che come intervistatrice ufficiale dei vincitori. Era anche molto coinvolta nella promozione del torneo, contribuendo a far crescere l’importanza dell’evento nel panorama internazionale.
Lotta Contro il Cancro e Impegno Sociale
Alla fine del 1972, le fu diagnosticato un tumore maligno, che la portò a subire un’operazione all’inizio del 1973. Da quel momento in poi, Lea Pericoli divenne una delle prime donne italiane a testimoniare pubblicamente la sua lotta contro il cancro, diventando un simbolo di forza e speranza. Ha lavorato attivamente a sostegno della prevenzione e cura dei tumori, diventando una voce importante nel campo della sensibilizzazione sociale.
Un’Icona di Stile
Lea Pericoli è stata anche una delle muse preferite dello stilista britannico Ted Tinling, celebre per i suoi audaci abiti da tennis. Al Torneo di Wimbledon del 1955, contro la spagnola Maria-Josefa de Riba, giocò con culotte e sottoveste rosa, quando le tenniste indossavano ancora rigorosi completi bianchi. Questo gesto provocò l’ira del padre, che le vietò temporaneamente di giocare. Tinling le disegnò successivamente una serie di abiti unici, tra cui un gonnellino di visone, uno di penne di cigno, un abitino di petali di rose e un vestitino d’oro con mutandine di brillanti. Questi abiti sono oggi esposti al Victoria & Albert Museum di Londra, testimoniando il suo impatto anche nel mondo della moda.
Vita Privata
Nel 1964, Lea Pericoli sposò il designer Tito Fontana. La sua vita è stata segnata da grandi successi e dalla capacità di affrontare le difficoltà con coraggio e determinazione, diventando un’ispirazione per molte donne in tutto il mondo.
Con la sua scomparsa, l’Italia perde non solo una grande sportiva, ma anche una donna che ha saputo interpretare la vita con eleganza e forza, dentro e fuori dal campo.