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Gianmarco Piccioni, il ritorno da ex al Riviera: “San Benedetto per me è casa”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Prima di partite come questa, il rumore che fanno i pensieri somiglia tanto al boato che gli rimbomberà nella testa domenica. Il boato del tifo rossoblù, che lui conosce fin troppo bene. Per Gianmarco Piccioni questa non potrà mai essere una partita come tutte le altre. Domenica l’attaccante sfiderà la Samb con il suo Roma City al Riviera delle Palme.

Gianmarco Piccioni ritorno al Riviera

Chissà come se lo sta immaginando, Gianmarco Piccioni, il suo ritorno al Riviera, proprio lui sambenedettese doc e cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Samb. Per Piccioni al Roma City un bell’avvio di campionato, che ha prodotto già due reti. Fondamentali per un attaccante come lui che vive per il gol. E che hanno fruttato anche punti, visto che sono coincise con due vittorie contro Civitanovese e Recanatese.

Le ambizioni del Roma City

Reti di cui ha bisogno il Roma City per recuperare qualche posizione in classifica, in virtù delle ambizioni della squadra guidata da un tecnico di lungo corso come Agenore Maurizi. E composta da una rosa di tutto rispetto per la categoria, allestita dal ds Alessandro Battisti. Per Piccioni il calcio è un affare di famiglia, visto che suo padre Enrico Piccioni è un allenatore. Nella sua carriera un gran girovagare, anche con esperienze all’estero. E la bella parentesi al Matera, dove ha messo a segno 16 gol.

Il tifo del Riviera

Domenica di fronte ci sarà una Samb che cerca continuità di rendimento. La squadra di Palladini non convince ancora abbastanza. E sarà spinta da un pubblico che ha sempre rappresentato il valore aggiunto al Riviera. Ma questo Gianmarco Piccioni lo sa fin troppo bene.

Come te lo immagini questo ritorno al Riviera?

“Vabbè sarà sicuramente un’emozione forte. Ci sarà tanta gente che conosco sugli spalti, sarà emozionante e anche divertente”.

Che partita sarà quella di domenica?

“Sicuramente sarà una partita tra due squadre forti, giocata a viso aperto. Noi abbiamo ben chiaro il modo di giocare e non ci snatureremo. Dall’altra parte c’è la squadra più forte del campionato, che vorrà riscattare il pari di Fossombrone”.

Tu più volte sei stato vicino al ritorno in maglia rossoblù. Anche di recente ci sono stati diversi contatti, ci speravi in una chiamata della Samb?

“No, che ci speravo no. Perché poi dopo uno deve essere obiettivo. Mi sarebbe piaciuto, ma non ti posso dire che ci sono rimasto male. Nel calcio ognuno fa le sue scelte”.

Dal punto di vista personale, un avvio di stagione che per te ha prodotto già due reti. Ti ritieni soddisfatto o pretendevi di più?

“No, sono molto contento perché di partite effettive ne ho giocate tre. Le prime due ho giocato poco perché venivo da un problemino. Mi fa piacere aver portato punti, del livello personale mi interessa poco. Mi interessa la squadra”.

Attualmente siete a metà classifica, ma siamo solo a inizio stagione. Dove può arrivare questo Roma City?

“Noi siamo partiti con una squadra totalmente nuova. Sono rimasti solo tre-quattro giocatori dello scorso anno. La nostra è una squadra giovane e con tanti giocatori veramente bravi, che se riescono a fare uno step possono fare categorie superiori. In certe circostanze siamo stati ingenui, ma sono processi di crescita. Continuando così possiamo toglierci soddisfazioni”.

Mai come quest’anno nel vostro girone ci sono così tante pretendenti per la vittoria finale e un livello così alto…

“Il fatto è che anche le piccole sono squadre ben attrezzate, con un’identità precisa. Fare punti risulta complicato, ci sono tanti giocatori forti e tante pressioni di squadre che devono vincere per forza. Secondo me alla lunga vedremo sempre più sorprese”.

Nella tua carriera un gran girovagare. Ad oggi l’esperienza migliore resta quella di Matera, dove hai messo a segno 16 gol. E quella lucana rappresenta una piazza a cui sei ancora molto legato…

“Matera mi ha accolto nel momento in cui venivo da un bruttissimo infortunio. Mi hanno accolto come una famiglia, ho conosciuto persone meravigliose che porto con me nel quotidiano. A livello di statistiche l’anno migliore l’ho fatto però a Santarcangelo in C con 11 gol e 11 assist”.

Domanda di rito, in caso di gol domenica esulterai?

“No, non esulterò. San Benedetto per me è casa, penso che sia scontata come risposta”.

11-10-2024 Daniele Rossi