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Gli Agrumi: Storia, Curiosità e… la Ricetta dell’Agrumello

Gli Agrumi: piante appartenenti al genere Citrus

Con il termine agrumi si intendono le piante coltivate appartenenti al genere Citrus della sottofamiglia Aurantioideae (famiglia delle Rutaceae) e i loro frutti. La sottofamiglia comprende specie definite e stabili, ma anche molte varietà e mutazioni naturali, nell’infiorescenza come pure nei frutti, per cui si trovano vari tipi di agrumi in varie parti del mondo. Oltre a ciò, sono stati sviluppati numerosissimi ibridi, alcuni dei quali con caratteristiche non durevoli, per cui si trovano sul mercato solo per tempi relativamente brevi.

Genealogia degli Agrumi

La genealogia degli agrumi è stata sempre oggetto di studio. Il recente sequenziamento del genoma di alcune specie ha permesso di ricostruire i complessi rapporti di parentela, che hanno dato luogo, tramite ibridazione, a tutte le altre varietà. È emerso che la quasi totalità degli agrumi sono il risultato di incroci di sole tre specie: il cedro, il mandarino e il pomelo.

Origine e Distribuzione

Tutti i Citrus sono originari dell’India e dell’Estremo Oriente. Oggi gli agrumi crescono spontaneamente anche in Indonesia, Malaysia, Nuova Guinea e nelle Filippine. Le varie specie hanno raggiunto l’Europa in tempi diversi. Sembra che il primo sia stato il cedro, ben noto tra gli antichi Romani come pomo di Persia. È documentato che sempre costoro conoscevano già, nel I secolo, anche il limone e l’arancio amaro. La coltivazione dell’arancio dolce invece è stata introdotta dai portoghesi nel XVI secolo, mentre risale addirittura al XIX secolo l’acquisizione del mandarino.

Produzione Mondiale di Agrumi

Gli agrumi oggi sono largamente coltivati in tutti i continenti nelle zone temperate e subtropicali. Il primo produttore mondiale è la Cina, con oltre il 25% del mercato, seguita dal Brasile (15%), dagli USA e dall’India, entrambi con una quota intorno all’8% (dati FAO 2016). In Europa, dopo la Spagna, che detiene il 5% della produzione mondiale di agrumi, si colloca l’Italia, con una quota di circa il 2%, costituita prevalentemente da arance, limoni, mandarini, clementine, bergamotto, e chinotto. Qui le superfici coltivate si concentrano nelle regioni meridionali: circa i due terzi della produzione nazionale avviene in Sicilia e circa un quarto in Calabria mentre Campania, Puglia, Basilicata e Sardegna detengono le quote residuali.

Ricetta dell’Agrumello di Nonna Pina

L’agrumello è un liquore fresco e aromatico che combina il sapore di diversi agrumi. Ecco come prepararlo.

Ingredienti

  • 1 litro di alcool
  • 1 litro di acqua
  • 900 grammi di zucchero
  • 4 arance
  • 4 limoni
  • 7-8 mandarini

Procedimento per l’Agrumello

Preparazione delle Scorze

  1. Lavate accuratamente gli agrumi. Per poterli lavare bene, consiglio di utilizzare uno spazzolino in modo di pulire bene i pori.
  2. Asciugate la frutta e sbucciatela avendo cura di non tagliare anche la parte bianca. Le arance e i limoni potete sbucciarli con un pelapatate che è veramente comodo; per i mandarini è meglio usare un coltello affilato.
  3. Versate le scorze degli agrumi nell’alcool e lasciatele macerare per 4-5 giorni.

Preparazione del Caramello e dello Sciroppo

  1. Versate 200 grammi di zucchero in una padella antiaderente con fondo spesso. Accendete la fiamma tenendola dolce e non mescolate. Lasciate che lo zucchero si sciolga pian piano fino a formare il caramello.
  2. Mentre preparate il caramello, versate il restante zucchero (700 grammi) in una pentola con un litro d’acqua e portatelo a ebollizione per preparare lo sciroppo.
  3. Quando lo sciroppo starà per arrivare a ebollizione, anche il caramello dovrebbe essere pronto. Versate il caramello nello sciroppo e mescolate il tutto. Se il caramello si indurisce, non temete, si scioglierà con il calore dello sciroppo.

Assemblaggio dell’Agrumello

  1. Lasciate raffreddare il tutto, poi versatelo nell’alcool con le scorze degli agrumi e mescolate bene.
  2. Filtrate il liquore e conservatelo in un luogo fresco.

Consigli di Servizio

Consiglio di servire l’agrumello fresco, perfetto se tenuto in frigorifero.