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Fascinazioni grafiche uno di Monica Ferri

Gli alba amicorum

Gli alba amicorum (libri degli amici) ebbero origine nella Germania del Cinquecento per poi diffondersi in altre regioni d’Europa.

Erano volumi, in genere di piccole dimensioni, con iscrizioni manoscritte di professori, colleghi di studio, amici e personaggi che avevano avuto un ruolo importante nel sistema delle relazioni intrattenute dagli studenti nei loro viaggi di studio e di cui essi desideravano conservarne memoria o testimonianza d’amicizia.

Sono considerati una prima forma del libro di poesie e degli autografi.

Gli alba erano vere opere collettive realizzate da più artisti, spesso di qualità disomogenee, nell’arco di molti anni e nello stesso tempo erano anche frutti di committenza collettiva, poiché le immagini erano acquistate o commissionate sia dal proprietario dell’album che dai suoi amici.

Venivano usati di frequente come lettere di raccomandazione nei circoli studenteschi quando si cambiava università.

In basso si riportano vari esempi di alba amicorum.

 

Gli alba amicorum continuarono la diffondersi fra gli studenti universitari fino alla metà del XIX secolo, dopodiché la loro popolarità iniziò a scemare in quanto furono gradualmente sostituiti dagli annuari.

Il formato dei libri autografi è cambiato nel corso del tempo, da libri rilegati con fogli di pergamena o carta a libri di amicizia prestampati.

Gli Alba Amicorum
(Libro degli autografi del 1888)

Si segnala una interessante pubblicazione del 2019 di Giovanna Sapori (editore Storia e letteratura).

Libro L’Album Amicorum Caetani e le sue Immagini

L’album, composto dal 1591 al 1601 a Padova, scoperto nell’Archivio Caetani a Roma è una presenza rara in Italia, generalmente poco interessata alla realizzazione degli alba. L’album raccoglie autografi, motti e citazioni con stemmi, figure in abito contemporaneo e scene di vita quotidiana ambientate principalmente a Padova e Venezia.

“L’indagine si concentra sulle immagini come peculiare settore della produzione artistica in piccolo formato che fiorisce in area germanica e fiamminga. Il loro esame mette in risalto il meccanismo di formazione dell’apparato figurativo dell’album, la circolazione dei modelli, l’importanza delle incisioni, la collaborazione di miniatori e calligrafi, il carattere di prodotto seriale.” (cit.)

 

Monica Ferri (grafologa)

https://www.facebook.com/monichar52