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Siccità e Desertificazione: L’Allarme Climatico del 2024

Il Drammatico Aspetto dell’Estremizzazione Climatica

Massimiliano Fazzini, climatologo e Coordinatore del Team Rischio Climatico della Società Italiana di Geologia Ambientale, avverte sul drammatico aspetto dell’estremizzazione climatica.

Prealpi Centrali e Regioni del Sud a Confronto

Secondo Massimiliano Fazzini le Prealpi centrali hanno registrato precipitazioni meteoriche superiori ai 1500 mm dall’inizio del 2024, numeri tra i più significativi dell’ultimo mezzo secolo. Le nevicate ad alta quota sono abbondanti, come previsto dal regime nivometrico alpino. Al contrario, in alcune aree della Sicilia e della Sardegna, nello stesso periodo, sono caduti meno di 100 mm di pioggia distribuiti in meno di 20 giorni, delineando una situazione critica per il futuro prossimo.

Evidenze Climatiche e Rischi Idro-Meteorologici

Nel 2024, gli eventi idro-meteorologici intensi sono stati numerosi, causando danni ingenti e perdite di vite umane. La comunicazione sui rischi deve passare dall’incertezza all’evidenza, dato che non si tratta più di “se accadrà” ma di “quando accadrà”. Fazzini sottolinea che la siccità è uno degli eventi climatici più dirompenti, causando più danni complessivi rispetto a temporali, grandinate, alluvioni, frane e valanghe. Se da una parte le Prealpi centrali vedono abbondanti precipitazioni, dall’altra Sicilia e Sardegna soffrono una grave siccità.

L’Impatto della Siccità nel Sud Italia

Analizzando l’area sud della linea Roma-Foggia, Fazzini evidenzia che gennaio e febbraio sono tra i mesi più piovosi dell’anno, mentre l’estate è quasi totalmente secca. L’immediato futuro appare critico: i frequenti temporali mesociclonici non risolveranno la situazione, ma anzi, favoriranno un rapido inaridimento del suolo. Le precipitazioni intense e brevi tendono a scorrere su suoli impermeabili, aggravando il contesto subdesertico noto a tutti.

Il Drammatico Aspetto dell'Estremizzazione Climatica
desertificazione

Conseguenze della Siccità Prolungata

La siccità prolungata accelera la desertificazione e la perdita di suoli fertili, rendendo le regioni più vulnerabili. È necessario trovare soluzioni tecnologiche per adattarsi al nuovo clima, diminuendo la vulnerabilità dei suoli e aumentandone la capacità adattiva. Fazzini propone l’adozione di pratiche agricole conservative e la rotazione delle colture per preservare la fertilità e ridurre l’erosione. Inoltre, suggerisce l’inserimento di colture tipiche di ambienti semi-aridi o steppici, ove il suolo lo permetta.

Implicazioni Industriali e Sociali

La siccità crea problemi a 360 gradi, coinvolgendo anche l’industria e la società. A breve termine, la domanda di acqua per scopi turistico-ludici e domestici è in aumento, mentre la disponibilità di acqua si riduce drasticamente. L’Italia, abituata a una grande disponibilità di acqua, si trova ora di fronte a una riduzione inaspettata di questo bene prezioso. Fazzini sottolinea la necessità di una maggiore educazione civico-ambientale per comprendere l’importanza di non sprecare acqua.

Un Appello alla Politica

Fazzini conclude con un appello alla politica affinché comprenda la necessità di adattarsi all’estremizzazione climatica con infrastrutture adeguate, rispettando ciò che rimane dell’ambiente spesso danneggiato da pratiche antropiche esagerate.