Papa Francesco Apre la Porta Santa: Inizia il Giubileo 2025

L’inizio dell’Anno Santo della Speranza: il Giubileo 2025

Con un rito solenne, Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Pietro, inaugurando il Giubileo 2025. Il Pontefice, in silenzio e in preghiera, ha compiuto il primo passo verso un Anno Santo dedicato alla speranza, al perdono e alla rinascita spirituale.

Il Giubileo 2025

Pellegrini da tutto il mondo

Dietro di lui, in un’atmosfera carica di emozione, cinquantaquattro pellegrini in abiti tradizionali di diverse nazionalità hanno attraversato il varco sacro. Così, insieme al Pontefice, hanno risposto all’invito a portare speranza nei luoghi più colpiti dalla violenza e dalla sofferenza.

Il Giubileo 2025: Una celebrazione universale

Circa 25 mila fedeli hanno assistito in Piazza San Pietro, riuniti in preghiera e speranza, mentre 6 mila erano all’interno della Basilica. Nel silenzio solenne dell’attesa, le campane hanno accompagnato il rito, creando un’atmosfera di profonda commozione e raccoglimento. All’unisono con il coro, i fedeli hanno intonato canti che risuonavano sia nell’atrio che all’esterno, unendo i cuori di tutti in un’unica celebrazione.

L’omelia della Messa di Natale

Nell’omelia, Papa Francesco ha ricordato le drammatiche realtà delle guerre, dei bambini colpiti dalla violenza e della sofferenza mondiale. Con tono accorato e parole incisive, ha sottolineato la necessità di non chiudere gli occhi davanti a tali tragedie. “La speranza è viva e avvolge le nostre vite,” ha esclamato, invitando i fedeli a non lasciarsi sopraffare dalla disperazione, ma a diventare portatori di speranza. In questo contesto, ha richiamato l’urgenza di costruire un mondo più giusto e solidale, dove nessuno venga dimenticato.

Un invito alla trasformazione

Il Pontefice ha esortato i fedeli a non restare passivi, ma a rispondere con coraggio alla chiamata del Vangelo. Ha invitato tutti a muoversi “senza indugio” verso Dio, portando speranza nelle desolazioni del mondo. Con forza e determinazione, Francesco ha sottolineato l’importanza di impegnarsi attivamente per la giustizia e la pace. Ribadendo il suo appello, ha incoraggiato i presenti a non lasciarsi paralizzare dalla paura o dalla comodità, ma a farsi strumenti di trasformazione per un futuro migliore.

Il messaggio finale

Dopo la Messa, in un momento di tenera semplicità, il Papa ha posato la statua di Gesù Bambino nel presepe della Basilica. Accompagnato da bambini di diverse nazionalità, ha richiamato l’attenzione sull’universalità del messaggio di pace e speranza del Natale. Conclude: “Con Dio la vita cambia e la speranza non delude.” Queste parole, piene di significato, hanno risuonato come un invito a guardare alla natività come guida per la vita. Prima di lasciare l’altare, Francesco ha percorso la navata centrale per salutare i fedeli, trasmettendo un messaggio di vicinanza e consolazione.