fbpx

Storia del Rugby Femminile in Italia

L’Italia vince per la prima volta nella sua storia in casa dell’Irlanda, nella seconda giornata del Sei Nazioni femminile 2024

Storia del Rugby Femminile in Italia: Dalle Origini al Successo Internazionale

Alla fine degli settanta anni del XX secolo, un movimento rugbistico femminile nasce in Italia, con la regione del Veneto in prima linea in seguito da altre città importanti come Milano, Roma e Benevento. Il primo incontro ufficiale di rugby femminile in Italia si svolse nell’aprile del 1980 a Villorba, tra una trevigiana e una del CUS Milano. Questo incontro segnò l’inizio di una nuova era per il rugby femminile italiano, culminando con la fondazione della sezione femminile del Benetton nel 1982 e l’istituzione del primo campionato italiano femminile nel 1985, dall’UISP.

Il Debutto Internazionale

Il 22 giugno 1985, la nazionale italiana rugby femminile fece il suo ingresso ufficiale contro la Francia a Riccione, segnando così il primo passo nel panorama internazionale. L’incontro terminò in parità, segnò l’inizio di una lunga storia di competizioni e successi per le Azzurre.

Ingresso nei Campionati Europei e Successi Iniziali

Nel 1988, l’Italia partecipò al primo campionato europeo, segnando un altro importante traguardo nel suo sviluppo. Sebbene la prestazione non fosse eccezionale, questo evento preparò il terreno per futuri successi. Nel 1991, la gestione del rugby femminile passò alla Federazione Italiana Rugby (FIR), che portò la nazionale a competere nella Coppa del Mondo femminile nello stesso anno.

Consolidamento e Successi Internazionali

Negli anni successivi, l’Italia continuò a crescere nel panorama internazionale del rugby femminile, con piazzamenti sempre più competitivi nei campionati europei e mondiali. Nel 2011, la squadra ottenne la sua prima vittoria nel Sei Nazioni, segnando un momento storico per lo sport italiano.

Qualificazioni e Successi alla Coppa del Mondo

Negli anni recenti, l’Italia ha consolidato la sua presenza nel rugby femminile mondiale, qualificandosi regolarmente per la Coppa del Mondo e ottenendo risultati significativi. Nel 2021, la squadra si è qualificata per i play-off della Coppa del Mondo, segnando un traguardo senza precedenti nella storia del rugby italiano.

Prospettive Future

Con il continuo sostegno della Federazione Italiana Rugby e il crescente interesse per lo sport nel paese, il rugby femminile in Italia guarda con fiducia al futuro, puntando a ulteriori successi e a una sempre maggiore visibilità internazionale.

Il rugby femminile in Italia ha compiuto un lungo viaggio dalle sue umili origini negli anni ’80 fino ai successi internazionali degli ultimi anni. Con una solida base di talento e determinazione, le Azzurre continuano a rappresentare con orgoglio il loro paese sul palcoscenico mondiale, ispirando generazioni future di giocatrici e appassionati di rugby in Italia.

«Rugby al femminile? Uno sport che regala determinazione e forza mentale. Non basta la forza fisica». Questa la descrizione della coordinatrice della Federazione Italiana Rugby Attività Femminile Maria Cristina Tonna.

La F.I.R Abruzzo ha l’elenco di squadre che hanno la sezione femminile.

La storia del Rugby

Il nome di questo sport deriva dalla città di Rugby in Scozia, dove nel 1823, durante una partita di football, un giocatore anziché calciare la palla, la raccolse e cominciò a correre verso il limite del campo, lasciando stupiti i compagni ed avversari. Sul vecchio muro del Rugby college c’è tuttora una lapide in onore di questo giocatore. Il rugby si è diffuso soprattutto nell’europa occidentale, in Oceania e Sudafrica, attualmente è giocato in 80 Paesi del mondo. Il rugby femminile è uno sport piuttosto recente, essendo iniziato nel 1983.

Che Cosa mi ha Insegnato il Rugby di  Vincenzo Zaccarini

Che cosa ho imparato dal rugby? Innanzitutto, ho imparato a fare il gioco di squadra. Mi ha insegnato che insieme si vince. Ho imparato che la disciplina e il sacrificio sono alla base di ogni vittoria. Ho imparato che non si comincia mai una frase con la parola io. Viene prima di tutto il gruppo, la squadra.

Il rugby mi insegnato il rispetto degli altri.

Mi ha insegnato anche ad apprezzare il terzo tempo, importante nello sport, come nella vita. “Ci alleniamo tanto, giochiamo tanto, beviamo tanto”, questo è uno dei motti dello spogliatoio. E ancora, mi ha insegnato che il giocatore di rugby passa sempre la palla. Che la vittoria porta un trofeo, ma che non arriva senza il sudore e senza il sacrificio.

Amo il rugby perché non è solo uno sport, ma è una filosofia di vita.

fonte: Wikipedia