Storia del termine “Persiane” Italiane
Il termine “Persiane” deriva dall’abitudine dei mercanti veneziani di importare questi oggetti dalla Persia. Questi elementi, noti anche come “Veneziane”, prendono questo nome in onore dei loro primi importatori. Le persiane venivano utilizzate per regolare la luce e la ventilazione delle abitazioni, ma c’è un aneddoto interessante legato al loro utilizzo in Persia: si dice che i mariti persiani le utilizzassero per osservare di nascosto le proprie mogli, da cui deriva anche il nome alternativo di “gelosie”. Questa caratteristica di permettere la visione dall’interno senza essere visti dall’esterno ha contribuito a questo curioso appellativo.
La Tassa sulle Finestre a Genova
Nel 1798, a Genova venne introdotta una tassa sulle finestre. Questo balzello era progettato in modo tale che solo le case con più di sei finestre fossero soggette al pagamento della tassa, mentre le abitazioni con meno di sei finestre erano esentate. I genovesi, noti per la loro parsimonia e ingegnosità, trovarono un modo per aggirare questa tassa: iniziarono a murare e dipingere le finestre. Questa pratica permise loro di mantenere l’estetica delle abitazioni senza dover pagare l’imposta.
Le Finestre Dipinte negli Edifici Storici Liguri
Grazie a questa trovata ingegnosa, nei colorati edifici storici della Liguria si possono ancora oggi ammirare numerose finestre disegnate, che testimoniano questa particolare pagina della storia locale. Da allora, le persiane e le finestre vennero comunemente chiamate “imposte”, un termine che ancora oggi viene utilizzato per indicare questi elementi architettonici.
Persiane, Veneziane, Imposte
Le persiane, o veneziane, rappresentano non solo un elemento funzionale delle abitazioni, ma anche un pezzo di storia e cultura che ci racconta delle antiche tradizioni e delle astuzie adottate dalle persone per affrontare le normative fiscali del tempo. Le finestre dipinte di Genova sono una testimonianza vivente della creatività e dell’ingegno dei liguri, trasformando un obbligo fiscale in un’opera d’arte urbana.