Festival “Jazz Italiano per le Terre del Sisma” 2025
L’edizione 2025 del festival “Jazz Italiano per le Terre del Sisma” è stata confermata, ma, a causa della mancanza di finanziamenti, sarà ridotta. La Regione Abruzzo non ha previsto contributi per questa manifestazione culturale, storicamente associata alle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. Quest’anno, la manifestazione si troverà a dover affrontare delle difficoltà economiche.
Mancato Finanziamento dalla Regione Abruzzo
Il festival, che si svolge ogni anno nelle terre terremotate, ha richiesto un finanziamento di 25mila euro per il bando “Grandi Eventi 2024”. Tuttavia, non ha ottenuto il contributo. Nonostante fosse stato ammesso alla valutazione, il festival ha ricevuto un punteggio basso, considerando la manifestazione di poca rilevanza a livello nazionale. Gli organizzatori sono rimasti sorpresi da questa valutazione, data la lunga storia del festival.
Un Festival con una Storia Importante
“Jazz Italiano per le Terre del Sisma” è nato nel 2015 grazie all’iniziativa dell’allora ministro della Cultura Dario Franceschini e alla direzione artistica di Paolo Fresu. Il festival ha sempre avuto un grande impatto sulla comunità locale e sull’ambito musicale nazionale. Nonostante il riconoscimento internazionale, quest’anno il festival si è piazzato in una posizione bassa nella graduatoria del bando per i contributi diretti, finendo dietro alcune piccole sagre enogastronomiche della Regione Abruzzo.
Rischio di Edizione Ridotta nel 2025
Gli organizzatori temono di dover ridurre l’edizione 2025 a causa della mancanza di finanziamenti adeguati. Tuttavia, hanno confermato i direttori artistici dell’edizione: Filippo d’Urzo, Luca D’Agostino e Silvia Bolognesi. Sperano di riuscire a offrire comunque una versione ridotta ma significativa della manifestazione.
Jazz Italiano per le Terre del Sisma: Un Festival che Resiste e Guarda al Futuro
Nonostante le difficoltà, gli organizzatori restano ottimisti riguardo alla realizzazione dell’edizione 2025, seppur in forma ridotta. La speranza è che il festival, che ha portato il jazz nelle terre terremotate, possa continuare a crescere e a supportare la cultura locale.