Il mistero della Gola del Salinello
La Gola del Salinello, situata tra i Monti Gemelli in Abruzzo, è avvolta da una leggenda affascinante che coinvolge Re Manfredi di Svevia. Si narra che, nel punto in cui la corrente del fiume è più impetuosa, un enorme macigno ostruisca l’ingresso di una grotta segreta. All’interno di questa caverna sarebbe celato un tesoro composto da monete d’oro, d’argento e di rame, appartenuto al sovrano svevo. A custodire questo prezioso bottino vi sarebbe una fata vestita di bianco.
La regola dei tre passaggi
La leggenda impone precise condizioni a chiunque tenti di appropriarsi del tesoro. Il primo accesso alla grotta dovrebbe limitarsi alla raccolta delle monete di rame. Dopo tre anni, l’audace cercatore potrebbe tornare per prelevare le monete d’argento. Trascorsi ulteriori tre anni, sarebbe finalmente possibile impossessarsi delle monete d’oro. Il mancato rispetto di questa sequenza provocherebbe la chiusura improvvisa della grotta, condannando l’incauto esploratore a una tragica fine.
Fantasmi e maledizioni della chiesetta di Sant’Angelo
Si racconta che le anime di coloro che hanno ignorato queste avvertenze vaghino senza pace nei pressi della chiesetta rupestre di Sant’Angelo in Volturino. Questo luogo, intriso di mistero, aggiunge ulteriore fascino alla già enigmatica leggenda del tesoro di Re Manfredi.
Ritrovamenti e misteri ancora irrisolti
La storia del tesoro nascosto ha alimentato l’immaginario collettivo e stimolato numerose ricerche nel corso dei secoli. Recentemente, nel 2021, sono state rinvenute oltre 300 monete in lega d’argento lungo un sentiero che da Sant’Angelo a Ripe conduce a Castel Manfrino, nei pressi della località “Vroga della caccia”, all’interno del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga. Questo ritrovamento ha riacceso l’interesse per la leggenda, suggerendo una possibile connessione tra le monete scoperte e il mitico tesoro del sovrano svevo.
Un luogo tra storia e natura
Le Gole del Salinello non sono solo teatro di leggende, ma rappresentano anche un’area di grande interesse naturalistico e storico. Percorrendo i sentieri che attraversano queste gole, è possibile imbattersi in antichi eremi, come quello di Santa Maria Interfoci, e in formazioni rocciose suggestive, come l’Arco del Diavolo. Questi elementi rendono la zona una meta ambita per escursionisti e appassionati di storia.
La Gola del Salinello: tra natura e mistero
Oltre a essere avvolta da una leggenda affascinante, la Gola del Salinello è anche una meta straordinaria per gli amanti della natura e della storia. Infatti, percorrendo i sentieri della zona, è possibile ammirare antichi eremi, come quello di Santa Maria Interfoci, e suggestive formazioni rocciose come l’Arco del Diavolo. Per questo motivo, sempre più escursionisti e studiosi visitano la gola, attratti dal suo fascino unico.
In conclusione, la leggenda del tesoro di Re Manfredi continua a vivere nel tempo, intrecciando storia e mito, e affascinando chiunque si avventuri tra le misteriose gole dell’Abruzzo.
La Redazione de La Dolce Vita
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