In Sala Operatoria La presenza di Donne Chirurgo Riduce i Rischi
Uno studio canadese ha evidenziato come la presenza di donne chirurgo all’interno dei team operatori possa ridurre significativamente il rischio di complicazioni e mortalità tra i pazienti. L’analisi, che ha preso in considerazione gli esiti di 700.000 operazioni chirurgiche in 88 ospedali dell’Ontario dal 2009 al 2019, è stata pubblicata sul ‘British Journal of Surgery’.
Analisi dei Dati e Risultati Significativi
Il confronto tra i tassi di complicazioni e decessi post-operatori ha mostrato che, quando le equipe erano composte da specialisti di entrambi i sessi, con una rappresentanza femminile di almeno il 35%, si verificava un calo del 3% nel rischio di complicazioni gravi nei mesi successivi all’intervento.
Benefici per i Pazienti Vulnerabili
Studi precedenti hanno già sottolineato i benefici di avere medici donne, in particolare per le categorie di pazienti più vulnerabili come anziani e donne, che mostrano minori complicazioni quando trattati da medici di medicina interna femminili.
Approccio Empatico e Preventivo
Gli esperti attribuiscono questi risultati positivi anche al maggiore investimento di tempo da parte delle donne medico nel dialogo e nelle visite ai pazienti, permettendo loro di raccogliere più informazioni sulla salute dei pazienti rispetto ai colleghi maschi e di implementare cure preventive più efficaci.
Aumentano le Iscrizioni Femminili a Medicina
Aumentano le donne iscritte a medicina, quasi il 60% del totale. Tra queste, ci sono anche coloro che prendono la strada della chirurgia, una disciplina più ostica rispetto ad altre per curva di apprendimento e gestione dei tempi formativi e di lavoro, che richiede molti sacrifici, ancor più per chi vuole avere dei figli. La chirurgia è tradizionalmente ritenuta di appannaggio maschile, “una cosa da uomini”, a causa di radicate false convinzioni.
Prospettive Future e Sfide da Affrontare
Le statistiche dicono che tra 10 anni oltre la metà dei chirurghi sarà donna; per questo le strutture ospedaliere devono attrezzarsi per garantire alle donne la possibilità di lavorare in sala operatoria senza essere poste davanti a una scelta. Quella di essere chirurgo oppure donna, optando per strade di carriera alternative che permettono di conciliare meglio l’equilibrio vita-lavoro, come accade oggi.
Sfide e Preconcetti da Superare
«Ma tu saresti in grado di fare questo intervento?». Nonostante un curriculum di tutto rispetto e oltre un migliaio di interventi chirurgici eseguiti, la dottoressa Gaya Spolverato, come molte altre colleghe, oggi si sente ancora porre domande di questo genere dai pazienti, per il solo fatto di essere una giovane donna. Queste domande riflettono le radicate false convinzioni che ancora esistono riguardo alla capacità delle donne di svolgere ruoli altamente specializzati e tecnici come quello del chirurgo.