La Vera Amicizia
“La vera amicizia resiste al tempo, alla distanza e al silenzio.” – Luis Sepúlveda
Il 16 aprile è ricorso l’anniversario della scomparsa di Luis Sepúlveda, scrittore e attivista cileno che ha trasformato la parola in un gesto di cura e la libertà in una battaglia quotidiana. Con opere come Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, ha incantato il mondo raccontando storie dove l’amicizia non è solo un sentimento, ma una forza capace di cambiare le cose.
Il Filo Rosso
E proprio l’amicizia è il filo rosso che attraversa le sue pagine e la sua vita: un valore profondo, resistente, fatto di presenza, rispetto e responsabilità. Non un legame comodo, ma un atto di coraggio, un’adesione consapevole all’altro, anche quando costa fatica.
In un mondo lacerato dalla guerra e da conflitti economici e politici, l’amicizia assume una rilevanza ancora più grande. Le guerre, siano esse combattute sui campi di battaglia o nelle arene economiche globali, ci mostrano costantemente il lato oscuro dell’umanità: la divisione, l’odio, la sopraffazione. Le tensioni internazionali, le disuguaglianze sociali, le ingiustizie e le sofferenze dei popoli sembrano aver creato un mondo dove l’individualismo e la competizione prevalgono sulle relazioni autentiche.
La Vera Amicizia è un atto di resistenza
In questo scenario, l’amicizia è un atto di resistenza. È un rifiuto alla logica della divisione e della solitudine. In un periodo come quello attuale, segnato dalle cicatrici di conflitti armati, dalle difficoltà economiche e dalle crisi politiche, riscoprire il valore profondo dell’amicizia è come riscoprire una forza in grado di superare le barriere ideologiche e materiali che ci separano. La vera amicizia ci insegna che, nonostante le differenze, possiamo trovare punti di incontro e costruire legami duraturi, che non sono solo personali, ma anche collettivi.
La Pasqua e l’amicizia
Il periodo di Pasqua, una festività che per molti è simbolo di speranza, di rinnovamento e di pace, l’amicizia diventa il ponte che può unire le persone, anche quando il mondo sembra essere diviso. La Pasqua celebra la resurrezione e la rinascita, e forse è proprio questo il messaggio che possiamo trarre per la nostra vita quotidiana. L’amicizia è la forza che ci permette di rinnovarci, di andare oltre le difficoltà e di risorgere dalle macerie, sia materiali che emotive, dei tempi che viviamo.
In un mondo che sembra aver perso il senso di comunità e di solidarietà, l’amicizia ci invita a restare umani, a curarci gli uni gli altri, a resistere alla tentazione di chiudersi nel nostro piccolo mondo e a scegliere di essere presenti per gli altri, anche nei momenti di crisi. Come ci insegna Sepúlveda, l’amicizia è una forma di coraggio quotidiano, una scelta che possiamo fare ogni giorno, anche nei periodi più bui.
Un Mondo Migliore
La Pasqua, in questo contesto, diventa anche un richiamo alla pace, alla speranza di un mondo migliore. L’amicizia, come la pace, è una conquista che richiede impegno, ma anche la consapevolezza che il cambiamento è possibile se siamo disposti a tendere la mano e a camminare insieme, nonostante tutto.
La vera amicizia: tra filosofia, politica e il presente
L’amicizia ha sempre avuto un ruolo centrale nella riflessione filosofica e letteraria. Platone, nei suoi dialoghi, trattò dell’amicizia come parte integrante del concetto di giustizia e virtù. Nella sua opera Il Fedro, Platone collega l’amicizia all’amore (eros) e la considera un legame che trascende la mera complicità terrena, diventando un’unione che arricchisce l’anima e la conduce verso la verità. Il filosofo la vede come una forza che può portare la persona a una maggiore conoscenza di sé e del mondo.
Aristotele
Aristotele, suo allievo, sviluppa ulteriormente il concetto nel trattato Etica Nicomachea, dove l’amicizia diventa il fondamento di una vita virtuosa. Egli distingue tre tipi di amicizia: quella basata sul piacere, quella basata sull’utilità e quella che nasce dalla virtù. Quest’ultima è l’amicizia perfetta, quella che dura nel tempo e che si fonda sul rispetto e sulla crescita reciproca. In questa forma di amicizia, le persone sono legate da un desiderio comune di diventare migliori e più sagge, non per vantaggi o piaceri immediati.
Cicerone
Cicerone, in Laelius de Amicitia, propone una visione cristallina dell’amicizia come un legame che nasce dalla concordia e dalla condivisione dei valori morali. Cicerone afferma che l’amicizia è un dono raro, che non può esistere senza una certa affinità intellettuale e morale. Essa è vista come la più grande delle ricchezze, essenziale per vivere una vita piena e soddisfatta.
Sant’Agostino
Con Sant’Agostino, l’amicizia assume una connotazione cristiana, legata al concetto di amore fraterno e solidarietà. Per lui, l’amicizia è un atto di carità che rispecchia l’amore divino verso l’uomo e l’uomo verso Dio. Quindi è qualcosa che trascende la dimensione terrena per raggiungere una perfezione spirituale.
Michel de Montaigne
Nel Rinascimento, pensatori come Michel de Montaigne celebrano l’amicizia come una forma di condivisione intellettuale profonda. Montaigne ne vede la bellezza e la purezza, poiché in essa non c’è il desiderio di possesso o di vantaggio personale, ma il semplice piacere di stare insieme in modo autentico. L’amicizia diventa una forma di comunione spirituale che arricchisce l’individuo.
Camus e Arendt
In tempi più recenti, filosofi come Albert Camus e Hannah Arendt vedono l’amicizia come un antidoto alla solitudine e all’indifferenza del mondo moderno. Camus la associa alla resistenza contro l’assurdo della vita. Mentre Arendt la intende come una modalità per ristabilire il legame tra gli esseri umani, a volte perso a causa delle difficoltà politiche e sociali.
La Politica e La vera amicizia
Oggi, l’amicizia è anche un tema che emerge nel dibattito politico. Matteo Monti, in un’intervista, ha recentemente affermato che la Giorgia Meloni, in quanto donna e leader politica, è da lui percepita come “amica”, e che la sua capacità di relazionarsi in modo diretto e sincero la rende l’unica figura in grado di far ragionare un leader come Donald Trump.
Tuttavia, la domanda che sorge è: Trump è capace di percepire e credere nell’amicizia? In un mondo che sembra sempre più governato da interessi economici, egoismi e potere, è difficile immaginare che i legami sinceri e autentici possano davvero prevalere.
La politica spesso sembra un terreno dove l’amicizia, intesa come valore disinteressato, cede il passo a dinamiche di potere e interesse. Eppure, se da un lato la politica contemporanea ci mostra l’indifferenza verso questi legami profondi, dall’altro, figure come quella di Meloni dimostrano che l’amicizia, anche in contesti difficili, è ancora possibile. Essa può essere uno strumento per costruire ponti, perfino tra potenze mondiali in conflitto.
La Vera Amicizia e Le Difficoltà del Mondo
La vera amicizia, quindi, non è solo un legame affettivo, ma è anche un atto politico, un valore che ci chiama a scegliere, giorno dopo giorno, di restare legati agli altri, nonostante le difficoltà del mondo che ci circonda. È una forza che resiste, che supera le barriere ideologiche e materiali, e che, come la pace, è fondamentale in tempi di crisi.
Poesia di Italo Nostromo
Nel silenzio di un mondo che corre,
amico mio, la tua mano è il mio rifugio.
Non c’è guerra che possa spezzare
un cuore che sa sorridere nella tempesta.
Nel buio, la tua voce è luce,
nelle terre battute, il tuo passo è un respiro.
Amicizia, non è legame di sangue,
ma promessa di vita che non tradisce.
Anche se il vento ci separa,
noi restiamo sotto lo stesso cielo,
e, come le stelle, brilleremo,
testimoni silenziosi di un’umanità che ancora sa amare.