L’Abruzzo e le sue Leggende: Longino nascose a Lanciano il Sacro Graal?

Lanciano e il Miracolo Eucaristico

Lanciano, fondata nel XII secolo a.C., è nota per il “miracolo eucaristico”, il primo riconosciuto dalla Chiesa cattolica. La città in provincia di Chieti, affonda le sue origini nel mito di Solima, compagno di Enea. Secondo la tradizione, nell’VIII secolo, un monaco basiliano dubitò della reale presenza di Gesù nell’ostia, che si trasformò in carne, mentre il vino divenne sangue. Analisi scientifiche confermano che il sangue e la carne appartengono a un essere umano del gruppo sanguigno AB, lo stesso della Sacra Sindone di Torino.

La Storia di San Longino: Miracolo e Testimonianza

Stella Traynor Moratvska, nella sua opera “The Story of Longinus”, racconta che Longino proveniva da una nobile famiglia di Lanciano. Egli era addetto alla casa di Ponzio Pilato dove svolgeva molti compiti di fiducia, sia di carattere militare che civile. Al tempo di Gesù, tenne sempre informato Pilato di tutto ciò che accadeva a Gerusalemme. Dopo aver assistito alla passione e morte di Gesù, divenne testimone della sua Resurrezione. Fuggì da Gerusalemme, si rifugiò a Lanciano e, dopo essere stato martirizzato, la sua morte portò alla costruzione di una chiesa in suo onore. Qui, nel VIII secolo, si verificò il primo miracolo eucaristico della Cristianità, legando indissolubilmente la città alla leggenda. Un intreccio di fede e mistero che sfida il tempo.

Lanciano e il Miracolo Eucaristico: Il Legame con Longino e il Sacro Graal

La chiesa che custodisce la reliquia sorge su un antico luogo di culto dedicato a San Longino, il centurione romano che colpì il costato di Cristo con la lancia. Infatti, Longino, si convertì al cristianesimo dopo essere guarito da una malattia agli occhi grazie al sangue di Gesù. Di conseguenza, si dice che abbia portato a Lanciano la lancia e il prezioso sangue, prima di essere martirizzato per la sua fede. Per questo motivo, la città potrebbe custodire il vero Graal, inteso come il sangue di Cristo e non solo come il calice dell’Ultima Cena.

Guardiagrele: la Guardia del Graal?

Esiste un’ipotesi suggestiva secondo cui il nome della vicina Guardiagrele significherebbe “a guardia del Graal”. Inoltre, la sua posizione, lungo la linea Roma-Lanciano, potrebbe indicare una protezione simbolica della reliquia. Allo stesso modo, anche Mantova conserva un’ampolla con il sangue di Cristo, alimentando così la contesa tra le due città sulla vera custodia del sacro sangue. Di conseguenza, l’assenza di certezze lascia spazio a numerose ipotesi e misteri, rendendo ancora più affascinante la leggenda di Lanciano come possibile custode del Graal.

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