Negli ultimi giorni, la decisione della Commissione Irlandese per la Protezione dei Dati (DPC) di multare l’azienda Meta per non aver protetto adeguatamente i dati personali dei suoi iscritti sta suscitando discussioni.
L’errore e la maxi multa di Meta
Dopo aver scoperto che nel 2019 Meta aveva salvato oltre 600 milioni di password di Instagram e Facebook in formato semplice e non criptato, la DPC ha imposto all’azienda una maxi multa di 91 milioni di euro. Meta ha scoperto casualmente la mancanza di attenzione durante un controllo banale, ma successivamente non ha comunicato tempestivamente alla DPC quanto accaduto. Di conseguenza, la DPC ha accusato e sanzionato Meta per violazione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).
Milioni di utenti Facebook, in particolare quelli di Facebook Lite e Instagram, hanno involontariamente fornito i propri dati personali agli hacker. Un caso eclatante è scoppiato ad aprile del 2021, quando un hacker ha rubato mezzo miliardo di profili Facebook e li ha pubblicati su un forum hacker, includendo dati sensibili come indirizzi email e numeri di telefono.
Come proteggere le proprie password
Esistono svariati metodi e strategie che andrebbero seguite per tenere al sicuro le proprie password. Per proteggere le proprie chiavi di accesso, anzitutto, è un’ottima idea farsi aiutare da apposite app per la gestione delle password, i cosiddetti password manager. Questi strumenti funzionano come casseforti virtuali che archiviano in modo crittografato le password e gli username. Oggi, le persone utilizzano un numero innumerevole di chiavi d’accesso e account, rendendo estremamente difficile, se non impossibile, ricordarle tutte insieme ai relativi username.