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Omaggio a Maria Federici, Madre Costituente: Evento Commemorativo a L’Aquila

Omaggio a Maria Federici, Madre Costituente, a L’Aquila

Lunedì 29 luglio, alle ore 17:30, presso la Sala Benedetto Croce del Consiglio Regionale d’Abruzzo (via Jacobucci), si svolgerà l’omaggio a Maria Agamben Federici. Nata a L’Aquila il 19 settembre 1899 e morta a Roma il 28 luglio 1984, Federici è stata una Madre costituente aquilana. Dopo i saluti istituzionali, Carlo Fonzi, presidente dell’Istituto Abruzzese di Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea (IASRIC), Pasqualina Di Giacomo Patrizio con una testimonianza e Goffredo Palmerini, presidente ANFE Abruzzo, interverranno all’evento.

Questo evento rappresenta un tributo doveroso nella sua città natale per una donna di grande valore. Maria Federici ha ricoperto ruoli di primo piano nel movimento cattolico, nella cultura, nella politica, nel sociale e nell’emigrazione.

Maria Federici: Una Vita Dedicata alla Libertà e alla Democrazia

Maria Agamben nacque a L’Aquila il 19 settembre 1899 da padre di origine armena. Proveniente da una famiglia benestante, si laureò in Lettere e intraprese la carriera di docente e giornalista. Nel 1926, sposò Mario Federici, aquilano e insigne drammaturgo.

Durante gli anni del regime fascista, Maria e il marito lasciarono l’Italia e si trasferirono all’estero per insegnare negli Istituti italiani di Cultura a Sofia, al Cairo e a Parigi. Influenzata dal pensiero sociale cristiano, in particolare dal personalismo di Emmanuel Mounier e dall’umanesimo integrale di Jacques Maritain, Federici agì come una cattolica impegnata, guidata da una profonda fede nei valori di libertà e democrazia.

Impegno nella Resistenza e Nascita di ACLI e CIF

Il soggiorno all’estero le aprì nuove prospettive culturali e sociali. Rientrata a Roma nel 1939, contribuì alla Resistenza con attività clandestina. Organizzò un centro di accoglienza per profughi e reduci e si dedicò a associazioni che assistono perseguitati politici, patrioti, sfollati e donne.

Nel 1944, Maria Federici partecipò alla fondazione delle ACLI e del Centro Italiano Femminile (CIF). Tra il 1945 e il 1950, ricoprì il ruolo di prima presidente nazionale del CIF.

Partecipazione alla Costituente e Attività Parlamentare

Il 2 giugno 1946, Federici ottenne un seggio nell’Assemblea Costituente nel Collegio di Perugia-Terni-Rieti. Insieme a Nilde Iotti, Angela Gotelli, Lina Merlin e Teresa Noce, lavorò nella Commissione dei 75, presieduta da Meuccio Ruini, e contribuì alla redazione della bozza di Costituzione. Successivamente, fu eletta alla Camera dei Deputati per la Democrazia Cristiana nelle elezioni politiche del 18 aprile 1948. Come relatrice della Legge n. 860 del 1950, riguardante la tutela fisica ed economica della lavoratrice madre, presentò numerose proposte di legge e lavorò nella Commissione d’inchiesta sulla disoccupazione.

Fondazione dell’ANFE e Attività Internazionale

Nel 1947, Maria Federici fondò l’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie Emigrati) per assistere gli emigrati e le loro famiglie, difendendo i loro diritti sia in Italia che all’estero. L’associazione, che lei presiedette fino al 1981, si espanse in America del Nord e del Sud, in Australia e in Europa. I suoi scritti e pubblicazioni sul fenomeno migratorio italiano e sulle problematiche sociali connesse sono numerosi, come anche il suo libro “Il cesto di lana” che esplora la questione femminile.

Ricordo del Prof. Serafino Patrizio

L’ANFE Abruzzo rende omaggio a Maria Federici estendendo il tributo alla memoria del prof. Serafino Patrizio, insigne matematico scomparso nel 2020. Patrizio, per lunghi anni stimato presidente della delegazione ANFE regionale e provinciale dell’Aquila, riceve riconoscimento per la sua feconda attività sociale a L’Aquila e in Abruzzo. La Federici lo chiamò a lavorare nell’associazione e con lui collaborò anche la consorte, prof. Pasqualina Di Giacomo.