Ovidiana Sulmona celebra 10 anni di passione e amore incondizionato per i colori biancorossi. Intervista al presidente Oreste De Deo
SULMONA – Dieci anni di vita. Ma soprattutto di amore, passione e attaccamento ai colori biancorossi. L’Ovidiana Sulmona ha celebrato il suo decennale. Per l’occasione è stata festa grande allo stadio Pallozzi.
Ovidiana Sulmona celebra 10 anni. Giornata di festa
Una giornata intera all’insegna di tornei, musica e grande tifo sugli spalti. All’opera gli ex giocatori biancorossi, ma anche i ragazzi dell’Olympia Ovidiana Sulmona. In serata poi gran finale presso la sede dell’associazione “Borgo San Panfilo”, con l’esibizione de “I Taglia 90”. L’Ovidiana Sulmona è nata il 22 agosto 2014. Quando è ripartita dalla Terza categoria, dopo il fallimento della precedente società Asd Sulmona Calcio 1921.
De Deo artefice della rinascita
Grande merito va attribuito al giovane presidente Oreste De Deo. Per lui l’Ovidiana è soprattutto una questione di cuore, visto che lui viene dalla tifoseria organizzata del Sulmona. E i colori biancorossi sono un vero e proprio affare di famiglia. Infatti De Deo ha raccolto la duplice eredità di suo nonno e suo zio, che hanno guidato in passato il sodalizio biancorosso.
Le ambizioni dell’Ovidiana
L’Ovidiana Sulmona si appresta a disputare la sua terza stagione consecutiva in Eccellenza. E la squadra guidata da Antonio Mecomonaco non nasconde le sue ambizioni. In estate è stata fatta una campagna acquisti di tutto rispetto. Primo fra tutti l’acquisto del portoghese Manuel Morais. Così come quello di Lorenzo Gobbo, prelevato dalla Folgore Delfino Curi. Che si vanno ad aggiungere ad una rosa già di per sé competitiva, dove figurano elementi di spessore come l’attaccante Martin Blanco, Di Gianfelice, Mecomonaco, Romano Puglielli, Bozzolini e altri giocatori che già nelle scorse stagioni hanno dimostrato il loro valore.
Ovidiana Sulmona celebra 10 anni: Intervista al presidente De Deo sul decennale e il futuro del club
Quella per il decennale è stata una festa in grande stile…
«E’ stato un evento perfettamente riuscito. Un grande successo in termini di partecipazione da parte di coloro che hanno giocato nel Sulmona o che l’hanno seguita. Una cosa che ci riempie d’orgoglio. La nostra è una squadra che è stata seguita in tutte le categorie. È stato bello vedere tutti questi volti che hanno contribuito a rendere il Sulmona una società importante».
La rinascita dell’Ovidiana e il legame con la città
Dieci anni di Ovidiana, per lei è soprattutto una questione di cuore…
«Sicuramente L’Ovidiana nasce proprio per questo. È fatta di passione e amore incondizionato per i nostri colori e la nostra città».
La scelta coraggiosa di ripartire dalla Terza categoria
Avete avuto il grande merito di ripartire dalla Terza categoria, dopo il fallimento della precedente società. Cosa l’ha spinta ad intraprendere questa scelta così coraggiosa?
«Dieci anni fa ci ha spinto il fatto che venivamo dall’aver vissuto esperienze societarie travagliate. Ci fu una fusione con il Cerchio e noi non riconoscevamo quello come il Sulmona. Così abbiamo preferito ripartire da zero, per fare qualcosa che poggiasse su basi durature facendo un discorso di territorialità».
Le ambizioni per la nuova stagione in Eccellenza
Sta per iniziare la vostra terza stagione consecutiva in Eccellenza. Il Sulmona di quest’anno è tra le pretendenti per la vittoria finale…
«Oddio, sicuramente abbiamo allestito una buona rosa. Il campionato è talmente livellato che ci si può aspettare di tutto. La rosa sicuramente è stata composta per fare un campionato dignitoso e stare nella parte sinistra della classifica. Se dovessimo trovarci lì sicuramente ci si prova».
Il ruolo del tecnico Antonio Mecomonaco
Vi siete affidati già da due anni ad un tecnico che per la categoria rappresenta una vera e propria garanzia, Antonio Mecomonaco…
«Secondo me è sicuramente uno dei tecnici migliori a livello regionale, un allenatore meticoloso. Valido a livello di contenuti e di approccio. A livello di conoscenza di categoria e a livello regionale ha pochi rivali, ha allenato piazze importanti in serie D. Sicuramente è uno dei migliori tecnici a livello regionale».
Il lavoro di squadra della dirigenza dell’Ovidiana
Nello staff dirigenziale lei è coadiuvato da uomini di fiducia come il vicepresidente Alessandro Lancia, il direttore generale Walter Massimiliani, il dirigente Giovanni Meo e il team manager Alberto Paolini. Qual è la caratteristica che più vi accomuna?
«C’è la voglia da parte di tutti di fare il meglio per la squadra della propria città. E c’è la passione soprattutto, altrimenti stare in una società di calcio sarebbe difficile».
Ovidiana Sulmona celebra 10 anni. I momenti più significativi del decennio biancorosso
In questo decennio qual è stato il momento più bello che ha vissuto alla guida dell’Ovidiana?
«Ce ne sono diversi. La vittoria del campionato di Terza categoria nello spareggio di Fossa contro il Capestrano. E poi la salvezza contro il Sant’Anna il primo anno di Promozione. Ma anche la vittoria all’Aquila in Coppa 2-1. E la vittoria a Giulianova il primo anno di Eccellenza, loro venivano addirittura da sette vittorie consecutive».
L’eredità familiare di De Deo nella guida del club
I colori biancorossi sono legati indissolubilmente alla sua famiglia. Lei ha raccolto l’eredità di suo nonno Nicola Scannella, presidente del Sulmona nel corso degli anni Novanta. E di suo zio Alfonso De Deo, alla guida del sodalizio biancorosso a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Un motivo di orgoglio per un giovane presidente come lei…
«Sì, assolutamente. Sono due figure a cui sono molto legato. Anche se i contesti sono diversi, adesso è tutto più difficile rispetto a quegli anni».
27-8-2024 di Daniele Rossi