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Una giornata a Penne tra storia, arte e natura

Penne tra storia, arte e natura: borgo medievale, ricchezze artistiche e riserva naturale del Lago di Penne

Penne tra storia, arte e natura

Una giornata piena delle vostre vacanze va assolutamente dedicata a Penne, che si trova a soli 34 chilometri da Pescara, città d’arte che ha conservato intatto il centro medievale, tanto da essere annoverata tra i Borghi più belli d’Italia. Fondata nel V secolo avanti Cristo dai Vestini, Pinna (dal romano “cima”) si alleò con i Sanniti nella guerra contro Roma, ma dopo una lunga resistenza venne sconfitta: dall’89 avanti Cristo diventa quindi una città romana, arricchendosi di templi e terme.

Penne tra storia arte e natura
La storia

Penne tra storia arte e natura: Il Passato Storico di Penne

Nel 771 Penne diventa sede vescovile, e due anni dopo Carlo Magno dona alla città territori che si estendono dal fiume Aterno al fiume Vomano. Occupata dai Normanni, Penne conserva ancora oggi tracce del loro passaggio attraverso la torre che si trova di lato a Porta San Francesco, l’ingresso principale alla città. Penne passa poi sotto il dominio degli Svevi e degli Angioini, ed è colpita duramente nella guerra contro gli Aragonesi. Nel 1522 Carlo V dà in dote la città di Penne alla figlia Margherita d’Austria, legando così la città prima alla famiglia dei Medici e poi a quella dei Farnese, che ne fanno la capitale dello Stato Farnesiano in Abruzzo. Infine arriva il dominio Borbone. Occupata dai Francesi, nel 1789 Penne aderisce alla Repubblica Partenopea, e nel 1814 partecipa ai moti carbonari contro Gioacchino Murat, re di Napoli.

Le Testimonianze Normanne e Medievali

Secoli di storia che si possono ammirare visitando il centro storico con il suo caratteristico mattone rosso, le fontane monumentali, il duomo di San Massimo costruito nell’XI secolo, i tesori conservati nel Museo Diocesano e l’antico monastero di Santa Maria di Colleromano, in stile romanico, dove è conservato un poderoso archivio.

Lago di Penne

La Natura Intorno al Lago di Penne

Ma dopo l’approfondimento sulle bellezze storico-artistiche si può dedicare la seconda parte della giornata all’escursione nel sottostante Lago di Penne, diga costruita tra il 1963 e il 1969 per regimentare le acque del fiume Tavo, diventata Riserva Naturale Controllata Lago di Penne (e poi anche Oasi Wwf) con le leggi regionali 26/1987 e 97/1989.

La Gestione dell’Oasi

A gestire l’Oasi naturale Lago di Penne è, dalla sua nascita, la cooperativa Cogecstre presieduta da Fernando Di Fabrizio, recentemente nominato Ambasciatore del Parco del Gran Sasso Monti della Laga nel mondo. Grazie all’attività didattica e di sensibilizzazione della Cogecstre, nel 1985 l’amministrazione provinciale di Pescara istituì a Penne un’oasi di protezione della fauna, vietando la caccia. La riserva si estende per circa 150 ettari attorno al bacino, con una fascia di protezione che supera i 1.000 ettari.

Attività e Escursioni

In questo periodo l’acqua del lago è al minimo, per cui non è possibile fare le escursioni in canoa, ma le passeggiate a piedi, in mountain bike o a cavallo assolutamente sì. Armatevi semplicemente di macchinetta fotografica (ma oramai fa tutto lo smartphone) e di un bastone per spostare eventuali rovi e rami. Da non mancare anche la visita al centro di educazione ambientale a Collalto, dove si svolgono attività didattiche e informative e dove è possibile pranzare.

Penne tra storia arte e natura: La Nitticora
La Nitticora

La Fauna della Riserva del Lago di Penne

Simbolo della riserva Lago di Penne è la Nitticora, un uccello che da diversi anni nidifica nelle zone umide della Riserva, ma sono tante le specie stanziali, di passo e nidificanti che scelgono il lago di Penne come luogo di sosta e di riproduzione: aironi, gru, cicogne, anatre, oche selvatiche, gru, garzette, spatole, beccafico, frosoni, mignattai e averle.

La tartaruga terrestre

Penne tra storia arte e natura: Progetti di Conservazione

L’Oasi Wwf di Penne ha dato vita anche a un progetto nazionale, il progetto Lontra, con la realizzazione sulle rive del lago di un centro di riproduzione del rarissimo mustelide. Altri progetti riguardano la tartaruga terrestre, il capriolo e gli anfibi, con la bellissima raganella. Volpi, tassi, puzzole, donnole, gatti selvatici e, più raramente, lupi gli altri mammiferi che popolano la riserva.

Informazioni utili

riservapenne@cogecstre.com