Pescara rinuncia all’ampliamento della Città della Musica Pescara e destina un milione di euro al restauro del Teatro d’Annunzio.
Città della Musica Pescara: stop ampliamento, fondi al Teatro
Un progetto che cambia rotta: il destino della Città della Musica
Pescara, 3 marzo 2025 – Questa mattina, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha partecipato ai lavori della commissione “Controllo e Garanzia” per discutere del futuro della Città della Musica, il progetto che avrebbe dovuto sorgere nell’edificio dell’ex inceneritore. Il primo cittadino ha ricostruito l’intero iter amministrativo, ripercorrendo le fasi che hanno portato la Giunta comunale a rinunciare ai fondi della Regione destinati all’ampliamento della struttura.
Con la delibera n.88 del 20 febbraio scorso, infatti, la Giunta ha scelto di chiedere che la somma di un milione di euro venga destinata al risanamento statico del Teatro d’Annunzio, un punto di riferimento culturale per la città, che sarà così pienamente restituito ai cittadini.
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Perché il progetto si è fermato?
“La delibera è chiara e di assoluto buon senso – ha dichiarato il sindaco Masci –. Sappiamo perfettamente che la Città della Musica è un tema dibattuto da oltre 20 anni. Si tratta di un’opera complessa, situata in un’area che nel 2003 non rientrava tra le zone a rischio esondazione, ma che oggi è classificata come zona P4, il livello massimo di rischio per il fiume Pescara”.
Il sindaco ha spiegato che nel 2019, con il primo insediamento dell’attuale amministrazione, l’amministrazione ha avviato la gara per l’ampliamento della struttura grazie ai fondi regionali già destinati a questo intervento. Tuttavia, nel 2020, l’Autorità di Bacino ha ridefinito la perimetrazione, classificando l’area come ufficialmente a rischio esondazione.
“Avevamo il dovere di chiederci – ha proseguito Masci – se fosse giusto realizzare delle aule didattiche per studenti in una zona ad alto rischio. Dopo un’analisi approfondita con il supporto dell’ufficio legale dell’Ente, abbiamo ritenuto più opportuno utilizzare i fondi in modo concreto e sicuro.”
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Il Teatro d’Annunzio tornerà a splendere
La Giunta comunale ha quindi deciso di dirottare il milione di euro regionale sul restauro del Teatro d’Annunzio, aggiungendolo agli 1,18 milioni di euro già stanziati dal Ministero della Cultura. L’obiettivo è concludere i lavori entro maggio 2026, rendendo di nuovo accessibile uno dei simboli culturali della città.
Il sindaco ha sottolineato che la decisione segue un approccio lineare, trasparente e pragmatico, con l’unico intento di valorizzare il patrimonio culturale della città.
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Le opinioni politiche sulla decisione
Anche il consigliere comunale Marcello Antonelli, con delega ai Progetti contenenti deroghe urbanistiche, ha espresso parere favorevole: “Destinare i fondi al Teatro d’Annunzio è una scelta oculata e di buon senso. La struttura necessita di interventi urgenti e investire ulteriormente sulla Città della Musica sarebbe stato poco prudente, considerando che negli anni ha assorbito ingenti risorse senza mai essere realmente utilizzata. Inoltre, l’Autorità di Bacino sta ridefinendo le regole per le aree vicine al fiume, quindi attendere è la scelta più intelligente.”
Sulla stessa linea anche il consigliere Massimo Pastore, che ha dichiarato: “Abbiamo scelto di dare priorità a un’opera identitaria della città come il Teatro d’Annunzio. Tuttavia, questo non significa accantonare del tutto la Città della Musica. Potremmo ancora individuare un utilizzo per la struttura esistente, senza prevederne un ampliamento.”
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Quale sarà il futuro della Città della Musica?
Nonostante il cambio di rotta, la struttura attuale della Città della Musica potrà ancora essere utilizzata. Il sindaco ha annunciato la pubblicazione di un avviso pubblico per individuare soggetti interessati a gestirla, senza la necessità di nuovi ampliamenti.
“La nostra amministrazione si è trovata a gestire una situazione complessa, che non dipendeva da noi – ha concluso Masci –. Abbiamo fatto la scelta più razionale e vantaggiosa per la comunità culturale di Pescara. Mi auguro che anche l’opposizione la sostenga invece di sollevare polemiche inutili.”
“Città della Musica: quale sarà il suo destino?”
La Redazione de La Dolce Vita
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