Pescara esce ufficialmente dal predissesto: arriva il sigillo della Corte dei conti

Pescara esce dal predissesto: la Corte dei conti certifica l’autonomia finanziaria e premia il Comune come esempio di buona gestione.

Pescara esce dal predissesto: ora è un Comune virtuoso

“Da ente canaglia a Comune virtuoso: ecco come Pescara ha risalito la china in 10 anni”

La Corte dei conti ha certificato ufficialmente l’uscita dal predissesto del Comune di Pescara. “Il Comune di Pescara esce dal predissesto, e lo fa da Comune virtuoso, avendo dimostrato di essere un esempio”.

È una data storica, quindi da segnare sul calendario, per il sindaco Carlo Masci, per l’assessore Eugenio Seccia e per il dirigente del settore finanziario Andrea Ruggeri. A loro si unisce tutto il personale della Ragioneria. Il via libera è infatti arrivato dalla sezione regionale di controllo per l’Abruzzo della Corte dei conti.

Completato il Piano di riequilibrio finanziario: il traguardo dopo 10 anni

“Dieci anni di impegni, una svolta storica: scopri perché la Corte dei conti parla di ‘Comune esempio’”

“La Corte dei conti”, hanno dichiarato oggi in conferenza stampa, “ha accertato la completa attuazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Questo avviene infatti al termine della scadenza della procedura di 10 anni. Ha quindi certificato l’uscita dal predissesto”.

Inoltre, la Corte ha riconosciuto “una apprezzabile capacità di generare economia dal ripiano del disavanzo di amministrazione”.

Masci: “Numeri eccezionali. Comune trasformato con un lavoro certosino”

“Vuoi sapere come un Comune può trasformarsi da malato a modello? Pescara lo ha fatto.”

Il sindaco Masci ha voluto sottolineare il valore simbolico della deliberazione. “Quando ci siamo insediati, nel 2019, abbiamo trovato un Comune in predissesto. Gli impegni erano notevolissimi e le spese da sostenere molto alte”, ha ricordato.

“Oggi possiamo dire, con grande orgoglio, che la procedura si è conclusa. È arrivato, infatti, il sigillo della Corte dei conti, che attesta il rispetto di tutti gli impegni. Il Comune ha ritrovato la sua autonomia finanziaria. È passato, quindi, dall’essere un ente ‘canaglia’ a ente ‘virtuoso’. Questo perché è stato fatto un lavoro puntuale e certosino. Abbiamo raggiunto numeri incredibili, eccezionali”.

Un metodo vincente: Pescara è ora un esempio da seguire

“Dal disastro al successo: ecco le strategie vincenti messe in campo dal Comune di Pescara”

“Abbiamo messo a punto un metodo vincente”, ha aggiunto Seccia. “Questo ha permesso a Pescara di brillare e diventare un esempio. Merito dell’eccellenza della Ragioneria. Continueremo quindi su questa strada”.

“Abbiamo lavorato serenamente andando in meta. C’è stato, tuttavia, un momento difficile nel 2022, a causa di una sentenza della Corte costituzionale. Ringraziamo i revisori che si sono alternati. Ringraziamo anche la Corte, che ci ha monitorato e dato prescrizioni che abbiamo rispettato”.

“Oggi il Comune di Pescara è più forte dal punto di vista finanziario. L’ultimo impegno del piano prevede, entro ottobre, la restituzione dei 4 milioni di euro residui. Nei prossimi anni continueremo a coprire il disavanzo, inizialmente di 63 milioni”.

Nuove possibilità: via libera a mutui e assunzioni

Con l’uscita dal predissesto arrivano anche benefici concreti. Tra questi, la possibilità di accendere mutui e procedere con nuove assunzioni.

“Nel 2019 una delle prime delibere di bilancio prevedeva il pagamento di 800-900 mila euro di interessi passivi. Ora non è più così. In tesoreria ci sono infatti 20 milioni di euro. Il termometro della cassa ci dice che il malato è guarito.

Inoltre, siamo l’unico comune d’Abruzzo a pagare i fornitori in 23 giorni. Questo significa che iniettiamo risorse finanziarie nel territorio”, ha dichiarato Seccia.

I numeri della riscossione: +11 milioni in 7 anni

“Vuoi scoprire come si recuperano 10 milioni di euro? Pescara ci è riuscita, ecco come.”

Ruggeri ha spiegato che “dal 2021 il Comune non ha più fatto ricorso all’anticipazione di tesoreria. La consistenza della cassa è cresciuta costantemente, grazie a una maggiore velocità nella riscossione delle entrate correnti”.

“Nel 2016 si pagavano i fornitori dopo 109 giorni. Ora siamo a 23, quindi 6,75 giorni in meno rispetto alla soglia dei 30 giorni”.

Inoltre, “grazie alla società in house Adriatica Risorse, la lotta all’evasione ha prodotto risultati concreti. Le somme riscosse sono passate da 1,3 milioni nel 2017 a oltre 10 milioni nel 2024. La percentuale di riscossione è salita dal 18% al 29,45%”.

Pescara esce dal predissesto: meno debiti e un futuro più efficiente

Nel 2015 il disavanzo superava i 63 milioni di euro. Oggi, tuttavia, restano 22,9 milioni. L’Ente ha infatti coperto quote superiori a quelle previste, riducendo i tempi di rientro.

“Così evitiamo di far pesare il debito sulle generazioni future”, ha sottolineato Ruggeri.

“Non paghiamo più interessi sulle anticipazioni. Non facciamo più accantonamenti al fondo di garanzia. Abbiamo razionalizzato la spesa corrente, ad esempio sulle utenze.

In particolare, abbiamo ridotto la bolletta energetica grazie al fotovoltaico, risparmiando due milioni l’anno. Sono aumentati i parcheggi a pagamento e sono state ridotte le spese di personale”.

Alla conferenza era presente anche il presidente della commissione Finanze, Giuseppe Bruno.

La Redazione de La Dolce Vita
👉 Segui La Dolce Vita 4.0 su FacebookX,  InstagramYoutube e Threads per non perderti le ultime novità!